Nel cuore delle Alpi svizzere, l’annuale raduno d’élite del World Economic Forum (WEF) a Davos accoglie i partecipanti con un rinnovato entusiasmo, alimentato dal ritorno politico di Donald Trump. Il 20 gennaio, Trump è tornato alla Casa Bianca come 47º Presidente degli Stati Uniti, e giovedì il WEF ospiterà il suo intervento in video, previsto pochi giorni dopo la sua nuova investitura. Questo evento segna una possibile influenza significativa della sua amministrazione, come anticipato dai rappresentanti del forum.
In un contesto dove l’ineguaglianza economica è sempre più criticata e spesso esposta dal Rapporto sull’Ineguaglianza di Oxfam, il ritorno di Trump sembra suscitare approvazione tra gli spettatori abituali del WEF. A gennaio 2024, il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha evidenziato il favore di Trump su economia, tasse e immigrazione, contribuendo a un cambiamento di opinione tra molti influencer finanziari. Questo, in particolare, si riflette nell’andamento positivo dell’S&P 500 dell’anno scorso, trainato dal settore tecnologico e dall’intelligenza artificiale.
La Casa Bianca vede un ritorno al potere del capitalismo con figure chiave provenienti dalla finanza e tecnologia a sostenere l’amministrazione Trump. Tra questi, il miliardario Howard Lutnick, destinato a diventare Segretario al Commercio, e Paul Atkins, leader designato della Securities and Exchange Commission. I legami tra il mondo degli affari e l’amministrazione Trump sembrano destinati ad approfondirsi, segnalando un ponte tra economia e governo.
Nonostante il promettente quadro di crescita e ottimismo che circonda Davos, non tutte le voci sono unanimi. Anthony Scaramucci, esperto navigato del forum, esprime riserve. Sebbene riconosca il favore di Trump verso il mercato azionario, le sue politiche imprevedibili, come mosse geopolitiche radicali, potrebbero introdurre incertezza sui mercati. Il dilemma tra vantaggi economici immediati e stabilità a lungo termine rimane una questione aperta.
Anche il settore delle criptovalute guarda al nuovo mandato di Trump con speranza ritrovata. Con l’intenzione di fare degli Stati Uniti il principale hub globale del settore, il presidente ha nominato David Sacks della Silicon Valley come esperto per l’IA e le criptovalute. Questo ha dato nuova linfa al settore, che ha visto notevoli incrementi di valore, come l’ascesa record di bitcoin. Eventi a tema cripto vedranno la partecipazione di aziende come Coinbase e Circle durante l’intera settimana a Davos, segnando un nuovo capitolo dopo i travagli affrontati negli ultimi anni.
In sintesi, mentre il raduno a Davos continua a essere un simbolo di potere e ricchezza globale, i segnali dal secondo mandato di Trump dipingono un quadro complesso. L’entusiasmo predominante tra molti partecipanti è mitigato da una cautela avvertita dagli esperti, mentre il mondo degli affari si adatta alle nuove dinamiche politiche ed economiche.