Scott Bessent, segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha recentemente affrontato la questione dei dazi dicendo che una tregua di 90 giorni era stata pianificata da Donald Trump fin dall’inizio, definendo questa decisione come parte della “strategia degli affari”. Bessent, miliardario e fondatore del fondo d’investimenti Key Square, ha assunto un ruolo di primo piano nell’amministrazione Trump, venendo considerato una scelta rassicurante sia da Wall Street sia dalla classe politica di Washington. La sua esperienza nel mondo delle turbolenze finanziarie viene vista come un vantaggio nel gestire le sfide economiche.

Recentemente, il segretario ha sostenuto l’intenzione di Trump di riequilibrare la bilancia commerciale attraverso l’utilizzo dei dazi. Tuttavia, ha proposto un approccio graduale, iniziando con un 2,5% sui Paesi con il maggior surplus commerciale, incrementando progressivamente fino a un massimo del 20%. Trump, invece, avrebbe preferito misure più aggressive.

Il 2 aprile, durante un evento nei giardini della Casa Bianca, il ministro del Commercio, Howard Lutnick, e il consigliere Peter Navarro hanno tenuto una conferenza stampa per delineare i dati sui dazi. Nonostante le diverse opinioni, Bessent ha mantenuto una posizione diplomatica, suggerendo di non reagire con controdazi e di monitorare lo sviluppo della situazione.

Con l’instabilità dei mercati finanziari e le crescenti critiche, Bessent è ricorso alla diplomazia, incontrando Trump a Mar-a-Lago e successivamente assumendo un ruolo di guida nei negoziati sui dazi insieme a Jamieson Greer, rappresentante USA al Commercio. Una fonte della Casa Bianca ha elogiato Bessent e Greer, definendoli i migliori per condurre i colloqui verso una de-escalation e ottenere risultati significativi.

Nei giorni successivi, Bessent ha suggerito che le trattative con Giappone e Corea del Sud avrebbero potuto rapidamente condurre a un allentamento dei dazi. In questo contesto, ha temporaneamente messo da parte Lutnick e Navarro, guadagnandosi l’appellativo di “poliziotto buono”.

Infine, durante una riunione al Congresso, Bessent ha spiegato la decisione di Trump di fermare temporaneamente i dazi per 90 giorni, guadagnando il consenso anche da parte di coloro che inizialmente avrebbero sostenuto una linea più dura. Questa mossa segna un’approccio più equilibrato da parte dell’amministrazione nel gestire le complesse dinamiche commerciali globali.

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