L’Ucraina ha espresso un forte malcontento in seguito alle recenti affermazioni del presidente americano Donald Trump riguardo al leader di Kyiv, Volodymyr Zelenskyy. Trump ha criticato Zelenskyy, definendolo un dirigente incapace e un “dittatore senza elezioni”, accusandolo di aver raggirato gli Stati Uniti per ottenere miliardi di dollari in aiuti militari. Queste dichiarazioni hanno provocato una reazione immediata da parte di politici, funzionari e militari ucraini, che si sono mobilitati per difendere il loro presidente.

“L’Ucraina è uno stato sovrano!” è stato l’accorato commento di Yulia Tymoshenko, ex primo ministro e leader del partito Madre Patria. Tymoshenko ha sottolineato che Zelenskyy è il presidente legittimo fino a quando non verrà eletto un successore, e che solo il popolo ucraino può decidere in quali condizioni cambiare il proprio governo.

Le dichiarazioni di Trump, che sembrano sostenere una narrazione più vicina al Cremlino, hanno destato scalpore non solo in Europa, ma soprattutto a Kyiv. Qui, la popolazione lotta ormai da anni contro l’invasione russa. Il tentativo degli Stati Uniti di indurre l’Ucraina a organizzare elezioni nel bel mezzo di un conflitto armato ha irritato i politici locali. La costituzione ucraina impedisce infatti lo svolgimento di elezioni durante la legge marziale e in tempo di guerra, poiché non sarebbe possibile garantire i diritti di voto di tutti i cittadini, compresi i militari e gli abitanti delle regioni occupate.

Tymoshenko ha ribadito che tenere elezioni in tempo di guerra sarebbe impossibile e immorale, poiché escluderebbe la partecipazione dell’esercito e non sarebbe legittima. Ha affermato che in questo momento critico, l’Ucraina necessita di unità e stabilità, non di divisioni politiche. Anche Olga Ajvazovska, principale supervisore delle elezioni in Ucraina, ha espresso preoccupazione, sottolineando la necessità di sicurezza e garanzie prima di qualsiasi processo elettorale post-bellico.

Sul fronte del conflitto, anche i militari hanno percepito le implicazioni delle dichiarazioni di Trump. Il soldato ucraino Vitalii Ovcharenko ha osservato che l’approccio di Trump sembra riflettere la propaganda russa, definendolo antimorale e antidemocratico.

Nonostante le tensioni con la Russia orientale, Zelenskyy continua a governare da oltre cinque anni. Tuttavia, anche all’interno del paese non mancano le critiche. Ivanna Klympush-Tsintsadze, esponente di spicco del partito europeo Solidarietà dell’Ucraina, pur non difendendo apertamente Zelenskyy, ha etichettato le affermazioni di Trump come inaccettabili, auspicando la formazione di un governo di unità nazionale.

In replica alle esternazioni di Trump, Zelenskyy ha mantenuto un tono di rispetto verso il presidente americano, ma ha evidenziato come quest’ultimo sia influenzato dalla disinformazione. Ha inoltre contestato le cifre fornite da Trump riguardo all’assistenza americana, auspicando un’informazione più accurata e trasparente.

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