Il parlamento britannico ha approvato una legislazione d’urgenza che conferisce ai ministri l’autorità di mettere British Steel sotto il controllo statale. Questa mossa improvvisa ha interrotto la pausa pasquale dei lavori parlamentari ed è stata una risposta diretta al confronto con la Jingye, una società cinese proprietaria di British Steel. La Jingye aveva minacciato di cessare le attività nell’importante centro industriale di Scunthorpe, resistendo a un’offerta per fornire i materiali grezzi necessari a mantenere operativi gli impianti.

Nel contesto del Regno Unito, Scunthorpe rappresenta uno dei principali siti produttivi di acciaio vergine, una risorsa essenziale per l’intero paese. La normativa è stata rapidamente discussa e approvata anche dalla Camera dei Lord senza alcuna modifica. Secondo quanto dichiarato da Downing Street, il potere conferito al governo permetterà di dirigere direttamente le aziende siderurgiche inglesi per salvaguardare il sito di Scunthorpe.

Il governo britannico sarà quindi autorizzato ad acquisire i materiali grezzi necessari per il funzionamento degli altiforni rimasti nel paese, mentre si cerca un partner disposto a investire nel futuro del sito. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha sottolineato l’importanza del settore dell’acciaio per la nazione, ribadendo l’impegno a garantire un futuro solido per il Regno Unito.

Nonostante le ripetute offerte da parte delle autorità britanniche di acquisire il necessario per il sito, la società aveva dichiarato che i due altiforni non erano più finanziariamente sostenibili, sostenendo che mantenere aperti gli impianti comportava perdite ingenti. La pressione sul governo era aumentata ulteriormente a causa della decisione del presidente statunitense Donald Trump di applicare un dazio del 25% su tutte le importazioni di acciaio.

L’idea dei ministri è che il controllo statale del sito possa essere percepito come un chiaro segnale dell’intervento del Regno Unito a difesa dei suoi lavoratori, soprattutto dopo che Starmer aveva indicato la guerra commerciale di Trump come il simbolo della fine dell’era della globalizzazione e aveva promesso di dimostrare l’efficacia di un’amministrazione governativa attiva.

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