Sabato, il presidente degli Stati Uniti ha avanzato misure per introdurre nuove tariffe che riguardano Canada, Messico e Cina. Queste imposte aggiuntive sui prodotti importati dal Canada e dal Messico ammontano al 25%, con un’eccezione del 10% riservata all’energia proveniente dal Canada, come riportato da un esponente della Casa Bianca. Allo stesso modo, i beni cinesi saranno soggetti a una tariffa del 10%, in linea con quanto annunciato da tempo dal presidente.

Questo sviluppo può potenzialmente aprire le porte a un conflitto commerciale in Nord America, con potenziali ripercussioni negative sulla crescita economica del continente e un possibile incremento dell’inflazione, secondo quanto riferito dagli economisti. Le nuove misure entreranno in vigore a partire da martedì, ma non si applicheranno ai prodotti già in transito prima di sabato, secondo quanto ha precisato la Casa Bianca. Queste tariffe sono state sancite a seguito del fallimento nel risolvere alcune questioni spinose con i Paesi coinvolti, tra cui il traffico di fentanyl, l’immigrazione clandestina e il deficit commerciale che affligge gli Stati Uniti.

Trump ha ribadito il venerdì precedente l’introduzione delle tariffe, assicurando ai giornalisti che non avrebbero comportato un aumento dei prezzi. Ha dichiarato, difatti, che le tariffe non sono causa di inflazione, bensì promotrici di successo, promettendo così grandi risultati per il Paese. Ha ammesso la possibilità di alcune difficoltà temporanee, sottolineando che le persone avrebbero compreso la situazione.

Il capo della Casa Bianca ha imposto queste tariffe facendo leva sull’International Emergency Economic Powers Act, una legge di quasi 50 anni che conferisce al presidente ampi poteri in materia di imposizione di sanzioni dopo la dichiarazione di un’emergenza. È la prima volta che questa legge viene utilizzata per imporre tariffe, anche se in passato Trump aveva manifestato l’intenzione di farlo con il Messico e più recentemente con la Colombia, in quest’ultimo caso a seguito del rifiuto del Paese di accogliere un gruppo di migranti espulsi dagli Stati Uniti.

Economisti e analisti temono che queste nuove tariffe possano avere un impatto negativo sull’economia statunitense, provocare turbolenze sul mercato azionario e contrastare il desiderio del presidente di vedere ulteriori riduzioni dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *