Nel contesto europeo, Bruxelles osserva con attenzione i recenti sviluppi provenienti dagli Stati Uniti. Dopo una settimana caratterizzata da un caos economico senza precedenti, il presidente americano Donald Trump ha deciso di sospendere temporaneamente la sua controversa offensiva commerciale globale. Tale tregua, anche se momentanea, è stata accolta con un sospiro di sollievo da molte nazioni, Cina esclusa, che continua ad essere il bersaglio principale delle sanzioni commerciali imposte dagli Stati Uniti. Ora, il mondo si interroga sulla coerenza di Trump nel mantenere quanto promesso.

L’origine di tale svolta si trova in un improvviso cambiamento di rotta annunciato questo mercoledì. Trump ha dichiarato una sospensione di 90 giorni dei dazi reciprocamente imposti su quasi tutti i paesi, risparmiando solo la Cina. Tale decisione è giunta in risposta al caos che ha travolto i mercati finanziari globali e alle tensioni diplomatiche che si sono intensificate da Berlino a Pechino. Questi dazi punitivi, oscillanti tra il 10 e il 50 percento, avevano sollevato preoccupazioni circa una recessione imminente.

Sebbene il presidente non abbia esplicitamente ammesso che la turbolenza finanziaria fosse la ragione del suo cambiamento, ha riconosciuto pubblicamente che la situazione economica appariva “piuttosto oscura” e che gli investitori erano “un po’ tesi”. Nel suo annuncio sui social, Trump ha confermato l’intenzione di mantenere dazi del 10 percento su un ampio gruppo di nazioni, una misura comunque severa rispetto agli standard tariffari storici.

Le reazioni dei mercati finanziari non si sono fatte attendere. L’indice S&P 500, un fondamentale indicatore del mercato azionario americano, ha registrato una preoccupante diminuzione di quasi il 13 percento nel corso della settimana. Questo crollo ha decurtato miliardi di dollari dai valori di mercato di importanti aziende, inclusi colossi come Apple e Meta. Quest’ultime, vittime di un crollo improvviso delle loro quotazioni, verranno esaminate più avanti in un contesto diverso.

In sintesi, l’incertezza regna sovrana mentre il mondo attende con apprensione di osservare i prossimi passi di Trump sulla scena internazionale e le sue potenziali ripercussioni sui mercati globali.

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