Il Financial Times ha raccolto le opinioni fortemente critiche di tre alti dirigenti ucraini riguardo alla proposta statunitense, considerata da loro come un danno per la sovranità dell’Ucraina. A Kiev c’è una crescente preoccupazione e incertezza riguardo alla tregua incerta mediata dagli Stati Uniti tra Ucraina e Russia. Mancano regole chiare e un sistema trasparente di monitoraggio degli accordi, il che rende difficile stabilire chi infranga la tregua e quali conseguenze ne derivino.

Dopo i colloqui tenutisi in Arabia Saudita, promossi dal presidente Donald Trump con l’obiettivo di instaurare tregue parziali nella regione del Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche, l’atmosfera a Kiev è dominata dalla sensazione di incertezza. Volodymyr Zelensky, insieme ai suoi collaboratori più stretti, adotta una strategia di cautela per evitare scontri frontali con Trump, JD Vance e altri funzionari statunitensi, consapevoli della necessità degli aiuti militari e dell’assistenza dell’intelligence americana.

Tuttavia, la confusione cresce attorno al nuovo accordo sulla cooperazione con le aziende statunitensi riguardante l’estrazione di risorse minerarie ed energetiche in Ucraina. Un accordo più ampio è stato proposto da Washington, includendo disposizioni che consentirebbero rappresentanti americani di detenere il potere di veto su decisioni cruciali. Questo ha sollevato preoccupazioni significative tra i funzionari ucraini, che vedono la proposta come una minaccia alla loro sovranità nazionale.

Inoltre, dalle discussioni in Arabia Saudita, è emerso che gli americani hanno promesso ai russi la possibilità di revocare l’embargo internazionale, promettendo così qualcosa di non concordato con il governo ucraino, sollevando dubbi riguardo alla lealtà degli Stati Uniti. Anche se si afferma che un cessate il fuoco sia stato decretato, sulla realtà del terreno continua una situazione di conflitto soprattutto attorno alle infrastrutture energetiche ucraine a causa dei bombardamenti russi.

L’appoggio militare dei paesi dell’Europa settentrionale, come Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e le Repubbliche baltiche, risulta essere di importanza vitale per l’Ucraina. Mentre il sud Europa dichiara solidarietà all’Ucraina, sono le nazioni nordiche a garantire supporto concreto con armi e mezzi logistici. Tale sostegno è diventato cruciale in vista delle possibili offensive russe nei prossimi mesi, in un contesto in cui la diplomazia non sembra in grado di fermare il conflitto.

2 pensiero su “Trump media tregua incerta: Ucraina critica accordi USA-Russia per danni alla sovranità”
  1. Eh mo je dico io agli americani di mettersi in coda! Ma che veramente credono di poter comandare dappertutto come niente fosse? Basta, bisogna difendere la nostra sovranità!

  2. Ma c’è nessuno che pensa alle conseguenze a lungo termine di queste decisioni? Non possiamo continuare a farci trascinare in decisioni unilaterali che potrebbero danneggiare l’Ucraina per sempre!

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