In un contesto di instabilità dei mercati internazionali, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sollevato la possibilità di esentare alcuni paesi dal nuovo regime tariffario. Durante un incontro con i giornalisti sull’Air Force One, in volo verso la Florida, Trump ha dichiarato che vi potrebbero essere alcune eccezioni “per motivi ovvi”, pur non chiarendo quali fossero questi motivi. Tuttavia, il presidente ha sottolineato che il 10 percento costituisce la soglia minima garantita delle tariffe.
Le dichiarazioni di Trump arrivano in un periodo in cui le sue politiche commerciali hanno causato turbolenze nei mercati azionari, con aumenti delle tariffe su numerosi paesi che sono stati però sospesi per 90 giorni a causa delle preoccupazioni riguardanti possibili ricadute sull’economia globale. Il presidente, nonostante tutto, ha ribadito il successo della sua strategia, sostenendo che gli Stati Uniti stanno ottenendo risultati positivi e menzionando la riduzione delle tariffe al 10 percento come segno di equità nei confronti delle altre nazioni.
Interrogato sulla disputa commerciale con la Cina, Trump ha elogiato il presidente cinese, Xi Jinping, definendolo un “leader molto bravo, molto intelligente” e mostrando ottimismo riguardo a un futuro sviluppo positivo dei rapporti bilaterali. Nel frattempo, Pechino ha annunciato un aumento delle tariffe sui beni statunitensi fino al 125 percento, in risposta al recente incremento dei dazi imposto dagli Stati Uniti sulle importazioni cinesi, già sottoposte a una tassazione del 20 percento.