Secondo quanto riportato da Rbc-Ucraina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sollevato preoccupazioni riguardo alle manovre del Cremlino, accusando la Russia di falsificazione e inganni relativi al cessate il fuoco sia nel Mar Nero che nel settore energetico. Zelensky ha espresso il timore che Mosca stia cercando di travisare gli accordi, ingannando non solo i mediatori ma anche la comunità internazionale.
Dal canto suo, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato durante un incontro con gli ambasciatori americani alla Casa Bianca che il suo governo valuterà le richieste della Russia per una possibile revoca delle sanzioni. Gli incontri tenuti a Riad, a cui hanno partecipato delegazioni russe e ucraine, sono stati focalizzati su un possibile cessate il fuoco. La Casa Bianca ha rilasciato due comunicazioni parallele a tale riguardo, evidenziando cinque punti, di cui quattro identici per entrambi i paesi coinvolti, mentre il quinto varia: per la Russia si parla di commercio internazionale di prodotti agricoli, mentre per l’Ucraina si discute del ritorno dei prigionieri e dei bambini ucraini.
Trump ha indicato che i dialoghi con Russia e Ucraina stanno procedendo bene e che si sono fatti progressi significativi. Si mostra ottimista sul fatto che entrambe le nazioni possano concordare su una tregua marittima. Tuttavia, Zelensky ha sottolineato che nei colloqui di Riad non è stato raggiunto alcun accordo riguardante i territori occupati, una questione delicata su cui aveva precedentemente richiamato l’attenzione.
Il Cremlino ha chiarito che l’accordo per il cessate il fuoco nel Mar Nero potrà entrare in vigore soltanto dopo la revoca delle restrizioni sui prodotti agricoli russi, e queste condizioni includono anche il reintegro nel sistema Swift di alcune banche russe coinvolte nel commercio alimentare.
Sul fronte energetico, Mosca ha indicato che Russia e Stati Uniti hanno concordato di elaborare misure per un divieto temporaneo di attacchi agli impianti energetici, con durata iniziale di 30 giorni a partire dal 18 marzo 2025. Zelensky ha comunicato che l’Ucraina è intenzionata ad attuare le misure annunciate dagli Stati Uniti per una tregua nel Mar Nero, sebbene si opponga alla revoca delle sanzioni verso la Russia.
L’accordo prevede infatti che tutte le nazioni coinvolte si impegnino a evitare l’uso di navi commerciali per fini bellici e a garantire la sicurezza della navigazione. Questa iniziativa, confermata sia dalla Casa Bianca che dal Cremlino, trova sostegno in molti paesi terzi, impegnati nel facilitare il dialogo. L’accordo prevede inoltre un impegno a sviluppare misure che vietino gli attacchi contro le strutture energetiche in Russia e Ucraina, evitando uccisioni come passo verso una pace duratura. Gli stessi punti sono stati discussi con esperti ucraini e americani, a dimostrazione della volontà condivisa di arrivare a una soluzione sostenibile.
In conclusione, la Casa Bianca definisce i dialoghi promettenti, elogiando il contributo del principe bin Salman per l’ospitalità durante queste negoziazioni cruciali. Gli Stati Uniti, con questo accordo, restano inoltre impegnati nell’affrontare la questione dei prigionieri di guerra e dei bambini ucraini deportati.
Scusa, ma chi ci crede a sti dialoghi promettenti? Ogni volta promettono pace e poi niente cambia davvero! 😒
Capisco il tuo scetticismo. È vero che spesso ci sono promesse non mantenute, ma credo sia importante continuare a sperare e sostenere ogni iniziativa di dialogo. A volte i risultati possono arrivare quando meno ce l’aspettiamo. 😊
Mi sembra che Trump voglia fare il mediatore, ma deve stare attento a non far compromessi che favoriscano troppo la Russia…
Sì, è fondamentale che qualsiasi sforzo di mediazione tenga presente gli interessi e le preoccupazioni di tutte le parti coinvolte, senza favorire eccessivamente nessuno. Una mediazione equilibrata potrebbe portare a una soluzione più solida e duratura.
Mah, Zelensky deve stare attento a sti russi che non c’hanno da fidarsi mai. Speriamo che sta situazione si risolva senza troppi guai!
Certo, la situazione è davvero delicata. Incrociamo le dita e speriamo che tutto si risolva per il meglio e senza ulteriori tensioni. È fondamentale che tutte le parti coinvolte agiscano con cautela.