Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha esercitato una forte pressione sui leader europei affinché intensifichino significativamente le loro spese militari e mantenere un rapporto coerente con gli Stati Uniti. Questo appello è stato fatto mentre si dirigiva a Parigi per partecipare a un vertice straordinario sul futuro dell’Ucraina e il potenziamento delle difese europee. Durante il viaggio, Tusk ha dichiarato di voler chiedere direttamente ai capi di governo riuniti se fossero disposti a prendere decisioni serie riguardo agli investimenti nella difesa. Ha lamentato che attualmente la Polonia rappresenta un’eccezione in Europa in termini di spesa militare, sottolineando la necessità di un cambiamento.
I suoi commenti si inseriscono in un contesto di crescente incertezza, in cui i paesi europei cercano di fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e rafforzare la difesa del continente contro la pressione della Russia, sollecitati anche dal presidente statunitense Donald Trump. Durante il fine settimana, i leader europei sono rimasti sorpresi dall’annuncio degli Stati Uniti riguardo a colloqui bilaterali con la Russia sulla guerra in Ucraina, escludendo la partecipazione dell’Europa e di Kyiv. Questo annuncio è giunto mentre il vicepresidente statunitense JD Vance, alla Conferenza di sicurezza di Monaco, lanciava un attacco populista contro le democrazie europee, sollevando dubbi su una possibile spaccatura nei valori condivisi con gli Stati Uniti.
Nonostante le preoccupazioni sulla dipendenza dagli Stati Uniti per la difesa, Tusk ha insistito sull’importanza di mantenere l’alleanza transatlantica come pilastro della sicurezza europea. Prima di volare a Parigi, ha ribadito l’urgenza di un fronte unito tra Europa e Stati Uniti, sottolineando che, nonostante le divergenze, trovare un linguaggio comune è essenziale per affrontare le sfide più rilevanti. Ha anche affermato l’intento di impedire qualsiasi divisione competitiva tra Unione Europea e Stati Uniti.
Con gli Stati Uniti a spingere per un aumento delle spese militari europee e la loro esclusione dai colloqui con la Russia, Tusk ha sottolineato che l’Europa deve aumentare significativamente i suoi bilanci per la difesa per evitare di dover affrontare costi dieci volte maggiori in caso di un conflitto più ampio. Giunto a Parigi, anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rimarcato la necessità di un’azione urgente e di un’accelerazione nella difesa, ribadendo che sono necessari entrambi immediatamente.
Il vertice informale include la partecipazione dei leader di Francia, Polonia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Danimarca, oltre ai rappresentanti dell’UE. I paesi europei della NATO stanno valutando un questionario da parte di Washington, in cui viene loro chiesto quali garanzie di sicurezza siano pronti a fornire all’Ucraina, incluse le possibilità di inviare truppe per garantire un accordo di pace e le aspettative dagli Stati Uniti a tal fine.
Mentre è chiaro che le truppe statunitensi non verranno inviate in Ucraina in caso di cessate il fuoco, né sarà permesso al paese di aderire alla NATO, entrambe richieste cruciali da parte di Kyiv, i leader europei discutono su come partecipare attivamente a future missioni militari. Tusk ha escluso l’invio di truppe polacche, limitando l’assistenza alla logistica, mentre Macron sostiene l’idea di un intervento militare. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha alzato il livello del dibattito dichiarando la disponibilità del Regno Unito a inviare soldati. Anche la Germania si è detta pronta a contribuire con truppe, purché sia coinvolta nelle decisioni sulla sicurezza. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha enfatizzato che nessuna garanzia di sicurezza sarà accettata senza il consenso dei paesi europei.