Martedì, l’Unione Europea ha chiesto alla Cina assistenza nel monitorare l’afflusso di importazioni cinesi previsto verso il territorio europeo, come conseguenza dell’incremento dei dazi sulle merci cinesi imposto dal presidente americano Donald Trump. Pechino ha dichiarato di essere pronta a combattere fino alla fine contro le misure di Washington, in una crescente disputa che potrebbe costringere i prodotti cinesi ad affrontare dazi fino al 104% per accedere al mercato statunitense. La sfida per l’Unione Europea è di gestire l’afflusso di merci dirottate dagli Stati Uniti che potrebbero inondare i suoi mercati e aggravare il rischio di una guerra commerciale su scala globale.

Per affrontare tale problema, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha dialogato con il premier cinese Li Qiang, discutendo la creazione di un dispositivo per sorvegliare eventuali deviazioni commerciali e garantire che ogni sviluppo sia adeguatamente gestito. La presidente von der Leyen ha evidenziato il ruolo cruciale della Cina nell’affrontare queste possibili deviazioni, soprattutto nei settori fortemente influenzati dall’eccesso di capacità a livello globale, come riportato in una nota della Commissione.

Il contatto con la Cina è avvenuto poco dopo l’annuncio del capo del commercio dell’UE, Maroš Šefčovič, riguardo all’istituzione di una task force europea dedicata alla sorveglianza delle deviazioni commerciali a Lussemburgo, a seguito di consultazioni con i ministri del commercio dei 27 Stati membri.

Nel caso in cui l’iniziativa diplomatica con Pechino non dia i risultati sperati, l’UE potrebbe essere costretta a implementare “misure di salvaguardia”, consistenti in dazi particolari per limitare l’afflusso improvviso di commercio dirottato. Il rapporto tra UE e Cina nel settore commerciale è complesso e teso, con l’UE che negli anni ha criticato Pechino per le ingenti sovvenzioni alle sue enormi industrie di esportazione, come quelle di acciaio, alluminio, automobili e batterie elettriche. Tuttavia, di fronte a un comune avversario rappresentato da Washington, von der Leyen ha evidenziato la responsabilità condivisa di Europa e Cina, in quanto due dei maggiori mercati globali, nel sostenere un sistema commerciale riformato che sia libero, equo e basato su una competizione leale.

Un momento cruciale per un’eventuale coordinazione in mezzo a questa tensione commerciale globale sarà rappresentato dal vertice che l’UE intende ospitare con la Cina nel mese di luglio, come reso noto da von der Leyen dopo la conversazione con Li. La Commissione ha comunicato in tono discreto la data del vertice di luglio, menzionandola solo verso la fine di una comunicazione relativa alla telefonata tra Bruxelles e Pechino, dopo che si era speculato su una possibile data a maggio. La portavoce principale della Commissione Europea, Paula Pinho, non ha confermato ufficialmente la data, ma ha sottolineato che luglio “sarebbe l’idea”, durante una conferenza stampa di routine. Gabriel Gavin ha contribuito al rapporto.

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