Mercoledì, la Commissione europea ha comminato le prime sanzioni in virtù del Digital Markets Act (DMA), colpendo con multe significative i colossi tecnologici statunitensi Apple e Meta per infrazioni al nuovo regolamento digitale dell’Unione Europea. Apple ha ricevuto una sanzione monetaria di 500 milioni di euro per violazioni riguardanti gli store delle app, mentre Meta è stata penalizzata con una multa di 200 milioni di euro per il suo controverso modello pubblicitario “paga o acconsenti”. Quest’ultimo imponeva ai cittadini europei di pagare per ottenere versioni senza pubblicità di servizi come Facebook e Instagram.

Entrato in vigore nel 2024, il DMA stabilisce una serie di norme su come le aziende del settore tecnologico devono operare nel mercato europeo. Le multe inflitte sono il culmine di indagini svolte per un intero anno sulle pratiche aziendali dei giganti statunitensi. Per quanto riguarda Apple, oltre alla sanzione finanziaria, è stata emessa anche un’ingiunzione che impone di rettificare le violazioni entro giugno. Se non ci sarà conformità, la Commissione potrà imporre ulteriori sanzioni giornaliere.

Nel caso di Meta, un alto funzionario dell’UE ha rilevato che l’infrazione è stata interrotta entro novembre, pochi mesi dopo essere stata notificata. Nonostante la fine della violazione, le multe riflettono la serietà con cui la Commissione Europea intende fare rispettare il DMA, specialmente trattandosi delle prime sanzioni di questo tipo.

La Commissione ha adottato cinque decisioni relative al DMA in questa occasione. Dopo una revisione delle modifiche apportate da Apple in relazione alle regole sui browser e sulle app predefinite, l’indagine è stata chiusa, avendo Apple consentito alla concorrenza, come Mozilla, di ottenere una posizione nei dispositivi iOS. Inoltre, una decisione precedente definiva il Facebook Marketplace come un servizio regolamentato è stata revocata, riducendo così l’ambito di applicazione del DMA su alcune operazioni di Meta.

Apple deve affrontare ulteriori controlli per via di un avviso di contestazione riguardante i suoi rapporti con i mercati app alternativi, il che potrebbe comportare future multe aggiuntive.

In risposta alle azioni della Commissione, il Commissario europeo alla Concorrenza, Teresa Ribera, ha dichiarato che le misure adottate sono ferme ma equilibrate, eseguite sulla base di regole chiare. Apple, attraverso la portavoce Emma Wilson, ha espresso l’intenzione di impugnare la decisione sostenendo che la Commissione ha preso di mira ingiustamente l’azienda. Joel Kaplan di Meta ha argomentato che le sanzioni rappresentano un pesante onere economico per le imprese europee, definendole una “tariffa di miliardi di dollari” che svantaggia le aziende americane.

Queste misure dell’UE seguono le tensioni commerciali con l’amministrazione Trump, che aveva preso in considerazione ritorsioni verso le azioni europee contro le aziende tecnologiche americane. Tuttavia, la Commissione ha chiaramente indicato che non si farà distogliere dai suoi compiti primari di enforcement normativo, sottolineando l’importanza di applicare le regole digitali.

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