In un contesto globale caratterizzato da crescenti insidie, l’Unione Europea si trova di fronte alla necessità di una maggiore cooperazione nel settore della difesa, proprio mentre gli Stati Uniti sembrano ridimensionare la loro presenza nel continente europeo. Questo è stato il messaggio centrale dell’intervento di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, rivolto ai cadetti dell’Accademia Militare Reale Danese. La leader europea ha sottolineato l’importanza per i paesi membri dell’UE di costruire una filiera della difesa che sia autonoma e affidabile, soprattutto nei momenti di emergenza.
Nel suo discorso, von der Leyen ha prospettato l’idea di sviluppare, entro il 2030, un mercato europeo unico per le forniture militari. Questo progetto prevede anche la creazione di un Meccanismo Europeo di Vendita, finalizzato alla raccolta delle diverse domande nazionali per l’acquisto congiunto di armi. Una tale iniziativa non solo mirerebbe a potenziare l’industria militare europea, ma garantirebbe anche alle aziende un volume costante di ordini nel tempo, condizione essenziale per favorire investimenti significativi e aumentare la capacità produttiva.
Parallelamente all’espansione del mercato europeo dei materiali bellici, von der Leyen ha insistito sull’esigenza di migliorare le infrastrutture necessarie al rapido trasferimento di truppe ed equipaggiamenti. Ha evidenziato l’importanza di una rete efficiente di corridoi terrestri, aeroporti e porti marittimi all’interno dell’UE, nonché di investimenti significativi nella difesa aerea e nei sistemi d’artiglieria. Inoltre, pur concentrandosi sui paesi membri, ha lasciato aperta la possibilità di coinvolgere anche nazioni al di fuori dell’Unione in questi sforzi congiunti.
Questo pronunciamento coincide con un periodo di delicate tensioni internazionali; lo stesso giorno, infatti, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avviato colloqui con il suo omologo russo, Vladimir Putin, focalizzati sulla risoluzione del conflitto in Ucraina, escludendo però la partecipazione diretta dell’Ucraina e delle nazioni europee. Von der Leyen ha approfittato dell’occasione per sottolineare ai cittadini europei l’importanza di comprendere la posta in gioco, avvertendo che nella seconda metà di questo decennio e oltre ci troviamo al cospetto dell’emergere di un nuovo ordine internazionale. Questi sviluppi rappresentano una chiara indicazione della necessità per l’Europa di rafforzare la propria autonomia difensiva nel contesto globale.