Mette Fredriksen, la prima ministra della Danimarca, ha posto l’accento sull’importanza del riarmo in Europa e nel suo paese durante un’intervista con l’emittente pubblica danese DR, tenuta presso l’ambasciata danese a Parigi. Secondo Fredriksen, la Russia rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza del continente e alla libertà degli europei. Durante il recente vertice, ha sostenuto la necessità di essere preparati nel caso in cui la Russia decida di spostare il conflitto dall’Ucraina verso un altro stato europeo, mettendo in guardia sui rischi di un armistizio che potrebbe portare ad accordi di pace potenzialmente pericolosi per l’Ucraina e altri paesi del continente. Fredriksen ha enfatizzato l’importanza di una presenza europea significativa al tavolo delle trattative, sottolineando il ruolo cruciale dell’Ucraina, poiché fa parte dell’Europa e non della Russia.

Keir Starmer, primo ministro del Regno Unito, ha ribadito la necessità di un impegno americano per garantire un accordo di pace sostenibile in Ucraina, enfatizzando che solo gli Stati Uniti possono efficacemente dissuadere la Russia dall’intraprendere ulteriori attacchi. Starmer ha anche anticipato l’intenzione di discutere con Donald Trump a Washington delle valutazioni emerse durante il vertice di Parigi e di continuare il dialogo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Donald Tusk, primo ministro polacco, ha riaffermato che nessuna decisione riguardante l’Ucraina deve essere presa senza il coinvolgimento di Kiev, sottolineando che la pace deve essere giusta e duratura. Ha ribadito, inoltre, la necessità di una stretta cooperazione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti nei prossimi passi e ha sostenuto l’importanza di modificare le normative europee per escludere le spese per la difesa superiori al 2% del PIL dalla procedura per deficit eccessivo.

Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha sottolineato come Europa e Stati Uniti debbano agire insieme per garantire la sicurezza collettiva, sottolineando che l’invio di truppe in Ucraina è al momento inappropriato. Scholz ha insistito sul sostegno duraturo a Kiev, respingendo l’idea di una pace imposta e riaffermando l’affidabilità dell’Europa nei confronti dell’Ucraina.

Dal lato ucraino, Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio del presidente Zelensky, ha espresso il desiderio che l’Europa individui rapidamente un rappresentante per negoziazioni di pace con Stati Uniti e Russia, auspicando che questo avvenga subito dopo il vertice parigino.

Al summit tenutosi all’Eliseo di Parigi, convocato da Emmanuel Macron, si sono discusse le mosse dell’amministrazione Trump riguardo l’Ucraina. Nonostante le consultazioni fra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita, è stato chiarito che non si tratta di un negoziato vero e proprio. Durante l’incontro è stato ribadito l’impegno comune per la sicurezza europea, mentre i timori di una riduzione dell’impegno americano hanno sollevato preoccupazioni tra le controparti europee e ucraine.

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