Ursula von der Leyen sta terminando i primi 100 giorni del suo secondo mandato alla guida della Commissione europea, un periodo caratterizzato da notevoli sfide. Dalla sua rielezione, il ritorno di Donald Trump alla presidenza negli Stati Uniti ha profondamente influenzato le relazioni transatlantiche, sollevando dubbi sull’esistenza della NATO e sul supporto americano all’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa. Le recenti pressioni da Washington, che ha minacciato l’Unione Europea con tariffe del 25% e ha avvisato che non difenderà i paesi che non spendono abbastanza nella difesa, hanno costretto la Commissione a velocizzare il lavoro su riforme essenziali per potenziare le difese del blocco e migliorarne la competitività globale.
In questo contesto, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di una direzione chiara e della necessità di un’urgente ristrutturazione delle strategie. Tra le riforme di spicco imminenti, un “Libro Bianco” sulla difesa è previsto a breve; questo documento dovrebbe delineare come l’Europa intende finanziare un significativo aumento degli investimenti nella difesa. Tuttavia, l’influenza di Trump, con le sue azioni sull’Ucraina e le minacce di non difendere certi paesi, ha anticipato queste misure, portando i leader dell’UE ad approvare un piano di spesa di 800 miliardi di euro durante una riunione d’emergenza a Bruxelles.
Von der Leyen aveva delineato una serie di promesse per i primi 100 giorni del mandato, ma l’elezione di Trump ha complicato le cose, interrompendo gli aiuti all’Ucraina e minacciando l’UE con tariffe punitive. In risposta, è stato necessario accelerare le riforme per rafforzare le difese dell’Unione. È dunque lecito chiedersi se le promesse siano state mantenute.
Un punto chiave è l’Accordo Industriale Pulito, ideato per decarbonizzare e industrializzare l’economia europea simultaneamente. L’accordo, rilasciato a febbraio, ha soddisfatto molte esigenze del settore industriale, evidenziando piani per ridurre i costi energetici e incentivare l’adozione di tecnologie pulite. Tuttavia, sussistono incertezze riguardo al finanziamento. Nonostante i progressi, il target climatico per il 2040 non è ancora stato ufficialmente pubblicato.
In ambito digitale, la sicurezza informatica degli ospedali e dei fornitori di servizi sanitari europei, sempre più sotto attacco, è stata affrontata con un piano d’azione europeo, sebbene permangano dubbi sui finanziamenti necessari. La volontà di von der Leyen di garantire potenza di calcolo sufficiente per le startup europee si è tradotta nell’annuncio di investimenti significativi in nuove infrastrutture di IA, pur dovendo rivaleggiare con il massiccio investimento statunitense.
Per quanto riguarda la difesa, è previsto un Libro Bianco a marzo che chiarirà le opzioni di finanziamento per incrementare la spesa militare europea, con un piano già avviato per inviare sostegni finanziari considerevoli ai governi affinché incrementino le loro capacità difensive.
In sintesi, mentre molte iniziative hanno fatto progressi significativi, le sfide sono tutt’altro che superate. La necessità di ulteriori finanziamenti e il confronto con le nuove dinamiche geopolitiche continueranno a influenzare il lavoro di von der Leyen e della Commissione Europea nei giorni a venire.