KIEV – L’incontro alla Casa Bianca tra il presidente ucraino Zelensky e l’amministrazione americana guidata da Trump non è stato all’altezza delle aspettative, e molti tra gli ucraini, compreso lo storico Yaroslav Hrytsak, ritengono che avrebbe potuto avere esiti migliori. Hrytsak sostiene che l’errore di Zelensky sia stato quello di accettare uno scontro diretto con Trump e Vance, consapevole della dissonanza tra le loro posizioni e la sua. Tuttavia, l’Ucraina ha un urgente bisogno del supporto militare americano. L’incontro si è svolto in inglese, una lingua che Zelensky ha imparato di recente e non padroneggia ancora bene. Sarebbe stato meglio se avesse parlato in ucraino per evitare incomprensioni e malintesi.
Secondo Hrytsak e altri critici, la preparazione all’incontro da parte di Zelensky e del suo team non è stata adeguata. Non sono riusciti a delineare una chiara strategia diplomatica, nonostante avessero a disposizione tutti gli elementi per farlo. Hanno lasciato spazio alle emozioni, invece di gestire la situazione con razionalità e calma. Nonostante ciò, l’incontro ha rafforzato la figura di Zelensky come leader europeo e lo ha reso più popolare in patria, consolidando il ruolo del governo nel rappresentare lo spirito nazionale del Paese.
Durante la discussione, Trump e Vance, pur provocatori, non hanno teso una trappola consapevole a Zelensky. Zelensky è stato accusato, in modo sconsiderato, di rischiare una Terza Guerra Mondiale, mentre è stato Putin a invadere l’Ucraina. In quel contesto, Zelensky avrebbe dovuto mantenere la calma, ringraziare formalmente per gli aiuti già ricevuti e prendere tempo. Trump, il giorno prima, aveva negato di considerare Zelensky un dittatore, dimostrando un minimo di rispetto, il che suggerisce che non vi fosse un piano prestabilito per metterlo in difficoltà.
Zelensky, secondo Hrytsak, è stato troppo fiducioso dopo i successi diplomatici di Macron e Starmer con Trump. Non ha mantenuto un approccio pragmatico, evitando i personalismi come promesso. Inoltre, il consigliere di Trump, Keith Kellogg, aveva suggerito di posticipare la visita, ma Zelensky ha anticipato i tempi nel tentativo di precedere Putin. Tale impazienza ha portato a una manovra diplomatica inefficace, quando l’accordo sulle risorse ucraine avrebbe potuto essere raggiunto senza la sua presenza.
Di fronte alla crisi, Zelensky dovrebbe forse scusarsi, ma Hrytsak ritiene che questa mossa non sia ancora matura. La situazione è critica; l’Ucraina ha bisogno immediato di rifornimenti militari e la pressione per nuove elezioni da parte di Trump impedisce manovre immediate. Non molto altro può essere tentato in queste difficili circostanze, dove il tempo è essenziale.