L’intensa offensiva russa nella regione di Kursk, invasa dalle forze ucraine durante l’estate passata, rappresenta una delle numerose preoccupazioni per Volodymyr Zelensky. Il capo dell’Ucraina ha ammesso che al momento non ci sono le risorse militari per riconquistare il Donbass e la Crimea, territori passati sotto il controllo della Russia nel 2014 e nel 2022. Per questo motivo, ora ci si affida principalmente alla diplomazia per tentare di riprendere queste zone.

Zelensky, in una recente intervista al quotidiano francese Le Parisien, ha espresso la necessità di una forte pressione diplomatica da parte della comunità internazionale per spingere Vladimir Putin a negoziare. Sebbene in passato considerasse vitale la restituzione di Donbass e Crimea per concludere il conflitto, l’attuale situazione sembra richiedere un approccio diverso. Ha sottolineato che “solo la diplomazia può spingere Putin alle trattative”, mettendo in evidenza il ruolo cruciale di Stati Uniti e Unione Europea nel fare pressione sul Cremlino.

Nonostante l’ottimismo scaturito dalle dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha promesso di trovare una soluzione rapida al conflitto, Zelensky ha espresso preoccupazioni sul fatto che Kiev potrebbe essere abbandonata a sé stessa. Ha aggiunto che è necessario incrementare gli aiuti ricevuti, poiché quelli attuali non bastano per assicurare una vittoria contro le forze russe. Inoltre, ha proposto che i partner internazionali facilitino la produzione locale di armi moderne in Ucraina, investendo così nella difesa dell’intero continente europeo.

Durante il suo discorso, Zelensky ha inoltre lodato le relazioni strette con Emmanuel Macron, presidente francese, definendolo parte di un ristretto gruppo di leader solidali con l’Ucraina. L’incontro con Macron a Bruxelles, a margine del vertice tra l’Unione Europea e i Balcani Occidentali, ribadisce l’importanza della collaborazione tra i due paesi. Inoltre, lo scorso 7 dicembre, Macron ha organizzato un incontro cruciale all’Eliseo tra Zelensky e Trump, segnando la prima riunione dopo il successo elettorale del leader americano.

2 pensiero su “Zelensky punta sulla diplomazia: Solo la pressione internazionale può fermare Putin”
  1. Ma chiss� se davvero la diplomazia pu� risolvere tutto! Sembra che sia tutto sulle spalle di Zelensky e dei paesi europei, ma quanto tempo ci vorra’?

    1. La diplomazia è sempre un processo complesso e ricco di sfide, specialmente in situazioni di conflitto come quella tra Ucraina e Russia. È vero che Zelensky e i paesi europei svolgono un ruolo cruciale, ma la durata e l’efficacia delle negoziazioni dipendono da molti fattori, tra cui la volontà di dialogo delle parti coinvolte e il supporto della comunità internazionale. Non c’è una tempistica precisa, ma la speranza è che attraverso incontri e trattative si possa arrivare a una soluzione pacifica e sostenibile.

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