La recente visita del presidente ucraino Zelensky alla Casa Bianca è stata un disastro diplomatico. Sperava di consolidare una posizione con il presidente Trump, soprattutto alla luce delle recenti manovre diplomatiche portate avanti da leader mondiali come Macron e Starmer. Tuttavia, invece di un’intesa, si è assistito a una frattura profonda tra i due capi di stato.
Già dall’inizio dell’incontro allo Studio Ovale, il clima era teso. Trump, noto per il suo stile diretto e a volte controverso, si è trovato coinvolto in un confronto inaspettato con Zelensky, proprio davanti ai giornalisti. Questa interazione si è rivelata troppo accesa, tanto da portare all’annullamento immediato della conferenza stampa che era stata programmata.
Uno dei punti di discussione più controversi è stato l’accordo sui minerali, pensato per dimostrare come gli Stati Uniti stessero recuperando gli investimenti fatti in Ucraina. Tuttavia, l’accordo non è stato raggiunto, lasciando in sospeso una questione chiave nelle relazioni bilaterali. Inoltre, il così tanto atteso pranzo tra le due delegazioni non ha mai avuto luogo, con le pietanze abbandonate a metà nei corridoi della Casa Bianca.
La situazione è peggiorata drasticamente quando il vicepresidente JD Vance ha criticato Zelensky, accusandolo di aver mancato di rispetto all’amministrazione americana. Questo ha scatenato una serie di risposte da parte del leader ucraino, culminando in un’uscita drammatica dalla Casa Bianca, ignorando le domande incalzanti dei giornalisti che chiedevano spiegazioni sullo scontro.
Nonostante una iniziale atmosfera di cortesia, con complimenti reciproci tra Trump e Zelensky, la situazione è rapidamente degenerata. Le divergenze sono emerse chiaramente quando Zelensky ha sottolineato la sua sfiducia nei confronti di Putin, mentre Trump ha cercato di mantenere una posizione neutrale per facilitare potenziali accordi.
L’esito dell’incontro è stato chiaro quando Trump ha pubblicato su Truth, il suo social, un messaggio in cui dichiarava che Zelensky non era pronto per la pace poiché riteneva che l’appoggio americano offrisse un vantaggio strategico all’Ucraina. Trump ha concluso affermando che Zelensky sarebbe stato benvenuto in futuro solo quando fosse stato pronto a impegnarsi seriamente per la pace.
Nel mentre, alti funzionari americani, tra cui il segretario di Stato Rubio e il consigliere per la sicurezza Waltz, hanno sancito la fine delle discussioni con la delegazione ucraina. La decisione di interrompere l’appoggio alla ricostruzione delle infrastrutture energetiche ucraine è stata una delle conseguenze di questo incontro fallito.
Mentre Trump tornava a Mar-a-Lago, ribadiva la necessità di un “cessate il fuoco immediato”, sottolineando ancora una volta la sua posizione di leader inflessibile e pragmatista nelle questioni internazionali. Questo incontro alla Casa Bianca rappresenta un punto critico nelle relazioni tra Stati Uniti e Ucraina, che potrebbe avere ripercussioni significative nel prossimo futuro.