L’incontro storico avvenuto venerdì nello Studio Ovale tra Stati Uniti e Ucraina ha sollevato interrogativi sulla possibilità di ripristinare i rapporti tra le due nazioni e le eventuali implicazioni per le relazioni transatlantiche. Nel dopo incontro, la delegazione ucraina è stata condotta nella Roosevelt Room della Casa Bianca. Secondo fonti interne, gli americani sono rimasti delusi dall’atteggiamento del presidente ucraino Zelensky, percepito come aggressivo e irrispettoso. A seguito di ciò, il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz hanno informato il gruppo ucraino della cancellazione del pranzo e della conferenza stampa previsti. Zelensky aveva proposto un faccia a faccia tra i presidenti per risolvere le tensioni, ma il presidente americano si è rifiutato di intrattenere ulteriori dialoghi.

Le due questioni che sono emerse a Washington riguardano la possibilità che l’incidente sia stata una trappola orchestrata dal presidente americano Trump e il vicepresidente J.D. Vance, oppure una reazione incontrollata. Secondo diverse fonti, non era intenzione di Trump far fallire l’accordo sui minerali che avrebbe dovuto essere firmato dopo pranzo. Ciononostante, un annuncio sui social del presidente americano ha reso pubbliche le tensioni prima che l’accordo fosse finalizzato. Lindsey Graham, senatore della South Carolina, ha insistito sulla volontà di Trump di portare a termine l’accordo. Ha inoltre ammonito Zelensky di non lasciarsi trascinare dai media in un confronto con il presidente americano, soprattutto riguardo le differenze di vedute su Putin e sulle garanzie di sicurezza necessarie.

La seconda questione riguarda il futuro degli aiuti militari americani all’Ucraina. All’interno del Congresso, alcuni sostenitori di Trump vedono lo scontro di venerdì come un motivo per interrompere gli aiuti a Kiev. Nonostante l’assenza di nuovi pacchetti di sostegno dal 20 gennaio, i finanziamenti già approvati dall’amministrazione Biden procedono lentamente, mentre 3,85 miliardi di dollari destinati agli armamenti restano autorizzati ma soggetti alla decisione della Casa Bianca. Un funzionario ha suggerito che Trump potrebbe sospendere qualsiasi forma di supporto, inclusa l’intelligence e l’addestramento. Inoltre, secondo la Nbc, i fondi destinati alla rete energetica ucraina sono stati annullati.

Il confronto tra Zelensky e Vance ha sottolineato le divergenze irrisolte. Zelensky ha espresso dubbi sulla fiducia nei confronti della Russia, mentre Vance ha parlato di una diplomazia che possa fermare la distruzione dell’Ucraina, criticando Zelensky per presunta interferenza nelle elezioni americane, causando ulteriore tensione nei rapporti tra Washington e Kiev.

La reazione del Partito Repubblicano ha visto un generale allineamento con Trump, nonostante le divisioni passate sull’approccio nei confronti della Russia. Zelensky, intervistato da Fox News, ha espresso gratitudine verso gli Stati Uniti ma ha riconosciuto la difficoltà di resistere alla Russia senza il loro supporto.

Infine, Trump ha lasciato aperta la porta per future discussioni, chiedendo che Zelensky esplicitasse la volontà di un cessate il fuoco. Tuttavia, il presidente ucraino insiste sulla necessità di ottenere garanzie di sicurezza, mantenendo ferma la sua posizione.

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