Alessandro Gassmann, recentemente sessantenne, non si sottrae dall’esprimere la sua opinione su Elly Schlein, leader del Partito Democratico, senza mezzi termini. Nonostante condivida spesso le sue opinioni, Gassmann considera Schlein una figura moderata, ma ritiene che il suo carisma e le sue capacità comunicative lascino a desiderare. La sua valutazione poco lusinghiera si estende anche alle recenti battute di Schlein su Giorgia Meloni. Ad esempio, l’averla definita “presidente del coniglio” non è stato ben accolto dall’attore: Gassmann ha infatti sottolineato l’inutilità e la controproduttività di tali commenti in questo particolare frangente.
Quando si discute sull’eventualità di impegno politico diretto, Gassmann ammette che, come artista, spesso si sente lontano da compiti considerati vitali per la società. Pur riconoscendo la potenza della politica quando esercitata correttamente, confessa di non sentirsi dotato delle qualità necessarie per intraprendere una carriera in questo campo. Tuttavia, non esclude la possibilità di un impegno a livello locale, come un ruolo da assessore comunale a Roma, concentrandosi magari sulla cultura, un ambito che ritiene di poter comprendere meglio grazie alla sua lunga carriera di attore.
In un’intervista, Gassmann ha affermato di essere vicino alle posizioni dei Verdi, sebbene non abbia mai dichiarato apertamente il suo voto, avendo cambiato spesso idea nel corso degli anni. Alla guida di un piccolo movimento, chiamato “Green Heroes”, si identifica in un’ideologia “di colore verde”. Infine, Gassmann ha espresso un suo giudizio severo sulla città di Roma, definendola “sfondata in ogni suo luogo” e “devastata”, riflettendo la sua preoccupazione per lo stato attuale della capitale.