Prosegue con fermezza e determinazione la relazione tra Anna Falchi e il giovane fidanzato Theo Napolitano. La conduttrice, che ha superato il mezzo secolo di vita, e il talentuoso architetto e art director italo-tedesco, più giovane di 21 anni, sono stati recentemente immortalati in atteggiamenti affettuosi che lasciano presagire l’incipiente intensità del loro legame. Le fotografie pubblicate sul settimanale Chi, attualmente in edicola, testimoniano la crescente solidità della relazione, corroborata anche dall’incontro delle rispettive famiglie.

La coppia ha trascorso una giornata sotto il sole romano nella residenza della madre di Theo, accompagnati dalla figlia di Anna, frutto del matrimonio precedente, e da un’amica della ragazza. Tali immagini sembrano smentire le voci di alcuni ambienti romani che dubitavano della stabilità del loro rapporto, sostenendo che “non avrebbero superato il Natale insieme”. Al contrario, appare chiaro che i due continueranno a vedersi, ben oltre l’arrivo delle festività natalizie.

Theo Napolitano, nato da madre tedesca e padre romano, ha coltivato una forte passione per l’arte e la musica tecno. Con un percorso di studi che lo ha portato anche all’estero, Theo padroneggia diverse lingue: tedesco, italiano, inglese e spagnolo. La sua vita si divide attualmente tra Roma e Milano. L’avvicinamento a Anna Falchi è avvenuto poco tempo dopo la fine della relazione con Andrea Crippa, influente figura della Lega e stretto collaboratore di Matteo Salvini, con il quale mantiene ora un legame di amicizia. Nel mese di giugno, la Falchi era stata vista in compagnia di Simone Barbato, un flirt che si è risolto senza ulteriori sviluppi.

3 pensiero su “Anna Falchi e Theo Napolitano: amore sempre più saldo tra la conduttrice e il giovane architetto”
  1. Na storia bella e serena pare! Speramm che dura, che quanno te trovi uno giusto, vale l’oro! Buona per Anna che se lo gode!

  2. Anna ha proprio scelto bene, Theo sembra un ragazzo in gamba! Certo che 21 anni di differenza sono tanti, ma se sono felici, chi siamo noi per giudicare?

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