Lunedì 23, in prima serata su Rai1, sarà Antonella Clerici a prendere le redini della trasmissione “Cena di Natale”. La conduttrice, che nel 2026 celebra ben quarant’anni di televisione, è ormai un volto familiare per il pubblico, grazie a successi innumerevoli e poche battute d’arresto. La sua carriera si è costruita sulla sincerità: in tv non ha mai esitato a condividere aspetti personali, dalla menopausa alle vicende sentimentali.
Clerici ha sempre sostenuto che il suo modo di condurre sia basato sulla naturalezza e l’autenticità, presentandosi al pubblico senza filtri. Sebbene il suo Sanremo sia stato diverso da quello attuale, è convinta che all’epoca ci fosse più spazio per lo spettacolo, mentre oggi il fulcro dell’evento sono le canzoni. Lei stessa si definisce una donna del quotidiano, lontana dalle ossessioni estetiche o dalla concentrazione esclusiva su di sé.
La televisione rappresenta una passione irresistibile per Clerici, parte integrante della sua vita. Anche nel nuovo appuntamento natalizio su Rai1, l’intento è quello di ricreare l’atmosfera conviviale delle feste, grazie alla presenza di figure come Gianni Morandi e Stefano De Martino, quest’ultimo ormai affermato come showman. La trasmissione vedrà anche ospiti di rilievo come lo chef Massimo Bottura e personalità dello spettacolo e cultura.
Per quanto concerne il panorama attuale, Antonella Clerici non nasconde la sua convinzione che il festival di Sanremo sia più orientato verso un’identità musicale che esalta di più le canzoni che lo show. Ammette anche di percepire talvolta differenze nel trattamento riservato a uomini e donne in Rai, ma non si sottrae dal far sentire la sua voce.
Riguardo alle nuove generazioni musicali, Clerici è dell’idea che vietare o escludere determinati artisti non abbia senso. La musica dei giovani, pur non essendo di suo gusto, riflette le tendenze di oggi ed è impossibile arginarla solo tramite i divieti.
A 61 anni, Clerici affronta l’età con una filosofia di serenità e consapevolezza, accettando cambiamenti e, quando necessario, qualche ritocco estetico. Alla nostalgia per i quaranta, anni di apice professionale e personale, contrappone la saggezza e la tranquillità che arrivano con la maturità. E mentre continua il dialogo con i protagonisti della tv e della musica, resta concentrata sul futuro, senza mai smettere di imparare.