Secondo quanto riportato recentemente da VanityFair, l’elegante attico di CityLife, associato a Chiara Ferragni, non sarebbe disponibile per l’acquisto, contrariamente a quanto ventilato. L’ufficio stampa della Ferragni ha prontamente smentito queste voci. Permane comunque un interrogativo riguardo il reale valore di questo lussuoso immobile. VanityFair suggerisce un prezzo di 25 milioni di euro, una somma sorprendente per un alloggio nella metropoli lombarda che potrebbe non riflettere effettivamente il mercato immobiliare locale.

La creazione e la personalizzazione di questo attico hanno richiesto un lungo periodo, durante il quale l’interesse mediatico non è mai scemato. In passato, sono state fatte diverse congetture sui costi degli appartamenti nella zona di CityLife. Già nel 2018, il quotidiano Il Giorno riferiva che il costo medio per metro quadrato si attestava sui 8.500 euro, con un massimo di 11.000 euro/mq. Anche ipotizzando le stime più elevate – ovvero 490 mq al costo di 11.000 euro per metro quadrato – il totale non raggiungerebbe mai i 25 milioni di euro, bensì si fermerebbe a circa 5 milioni e 390 mila euro.

Grazia Sambruna, giornalista, ha ipotizzato che non sarebbe il prezzo a rendere invendibile la proprietà, bensì l’alto grado di personalizzazione degli interni. Infatti, questo attico era stato concepito come il “rifugio ideale” per Ferragni e il marito Fedez, e l’influencer ha apportato modifiche che potrebbero non risultare appetibili per potenziali acquirenti.

Le speculazioni suggeriscono altresì che Ferragni potrebbe essere interessata ad ottenere liquidità per rilevare la quota di un socio all’interno della propria azienda. Tuttavia, diversi esperti hanno suggerito una strada alternativa: anziché una vendita diretta, considerare la possibilità di trasformare l’attico in una struttura come un B&B di lusso o un esclusivo club privato, attirando così visitatori facoltosi a Milano.

Rimane da capire se il rifiuto di vendere sia una strategia pubblicitaria o piuttosto una vera intenzione di mantenere la proprietà. La situazione potrà delucidarsi nei mesi a venire. Nel mentre, il clamore mediatico attorno alla Ferragni e alle sue decisioni imprenditoriali non mostra segni di diminuzione.

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