Una delle figure iconiche dello sport italiano, Federica Pellegrini, ha trasformato il suo nome in sinonimo di eccellenza nel nuoto. Celebre per aver raggiunto cinque finali consecutive alle Olimpiadi, un record imbattuto, insieme a un oro e un argento olimpici, sette ori mondiali e quattordici europei, Pellegrini è considerata una delle più grandi atlete di sempre.

Dalla piscina dell’Aniene, dove giovani nuotatori si allenano scrutati da coach veterani, Federica racconta i suoi primi ricordi legati all’acqua. “A tre anni, l’istruttrice insisteva che immergessi la testa per fare le bolle; mi infastidiva, è rimasto un tratto del mio stile di nuotata sbagliato”. Nonostante l’impressionante carriera in acqua, ammette di sentirsi a disagio tuffandosi in mare se il fondale non è visibile, una paura che l’ha colta di sorpresa durante un episodio in cui è scivolata in acqua.

La sua tenacia è evidente nella longevità della carriera: “Nel nuoto, vent’anni tra i primi otto sono un traguardo mai raggiunto da nessuno”. Proveniente da una famiglia dove lo sport era nel DNA – il nonno Gastone Lionello era un campione di lotta greco-romana – anche i suoi genitori hanno avuto un ruolo centrale. Suo padre, un ex paracadutista, abbandonò i lanci quando nacque lei, scegliendo di lavorare in prestigiosi hotel veneziani.

Durante l’adolescenza, un episodio di ribellione l’ha vista scrivere insulti ai professori nei bagni di scuola, un gesto sconsiderato che però confessò, mostrando un’integrità che sorprese molti. L’educazione ricevuta in una famiglia con diverse influenze politiche, con un padre appassionato di politica, ha forgiato in Pellegrini una consapevolezza che emerge anche in apprezzamenti per figure politiche come Giorgia Meloni, con la quale prova una solidarietà femminile.

La tragedia di Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, ha alimentato in lei una riflessione sulla sminuizione delle donne, un’esperienza vissuta anche in prima persona quando, prendendo la decisione di mettere fine a una relazione, si è ritrovata di fronte a un muro di opposizione, una reazione che sarebbe stata diversa se fosse stata un uomo.

Le vicende sentimentali di Federica sono state spesso sotto i riflettori, dall’adolescenza fino alla relazione con Filippo Magnini. Una storia intricata, fatta di bei momenti e di difficoltà, culminata con la scoperta del tradimento di Magnini, situazione affrontata poi con una dose di perdono e forza d’animo.

La sua carriera si incrocia con le emozioni degli inizi olimpici, da quell’inaspettato argento ad Atene 2004, quando era solo un’adolescente, alla delusione di Rio 2016, in cui sfiorò la medaglia mancando per un soffio il podio. Un’esperienza che, se fosse andata diversamente, avrebbe cambiato l’intera traiettoria della sua vita, forse portandola a ritirarsi prima e a un matrimonio differente.

Federica Pellegrini rappresenta l’emblema della determinazione e della capacità di rimanere fedeli a se stessi, un modello di ispirazione per le nuove generazioni, non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni.

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