Il principe Harry è coinvolto in una controversia riguardante accuse di “molestie su larga scala e bullismo” mosse dalla presidente dell’organizzazione benefica Sentebale, Sophie Chandauka. Il duca del Sussex ha lasciato il suo ruolo di patrono dell’ente da lui fondato in memoria della madre, la principessa Diana. Harry, insieme al co-fondatore, il principe Seeiso del Lesotho, ha dichiarato che la decisione di dimettersi è stata presa “in segno di sostegno e solidarietà” con il consiglio di amministrazione, che a sua volta si è dimesso a causa di disaccordi con Chandauka.
Fonti vicine agli ex amministratori di Sentebale hanno descritto le accuse come “completamente infondate”, sostenendo che si tratti di una “pura trovata pubblicitaria”, un comportamento che il principe e i suoi sostenitori avevano previsto. Nonostante le dimissioni, mantengono la loro posizione per il bene dell’ente e aspettano che la verità venga finalmente chiarita.
Il conflitto avrebbe avuto inizio nell’aprile del 2023, durante un evento benefico a Miami. In quell’occasione, Meghan Markle, moglie di Harry, avrebbe chiesto alla presidente Chandauka di cambiare posizione in una foto di gruppo, innescando una serie di tensioni. Voci di corridoio sostengono che da quel momento i rapporti siano peggiorati, con pressioni su Chandauka per difendere pubblicamente Meghan. Parallelamente, le questioni sul governo della fondazione hanno innescato ulteriori attriti.
Sophie Chandauka avrebbe cercato di reindirizzare il focus dell’organizzazione su temi urgenti come il cambiamento climatico e la disuguaglianza economica, potenziando il ruolo della sede africana. Tuttavia, queste scelte avrebbero incontrato resistenze, e la difficoltà nell’assicurare nuovi fondi ha complicato ulteriormente la situazione. Di fronte al tentativo di sostituirla, Chandauka ha intrapreso un’azione legale; nel frattempo, Harry e Seeiso hanno affermato di essere “devastati” e hanno dichiarato che il rapporto tra il consiglio di amministrazione e la presidente “è crollato oltre ogni possibilità di recupero”.
In un’intervista a un’importante testata giornalistica, Chandauka ha difeso il suo operato e sottolineato di aver subito “mancanza di rispetto, bullismo e intimidazione”. Riguardo al principe Harry, ha espresso che “il rischio principale per quest’organizzazione era la tossicità del marchio del suo patrono principale”.