In una recente intervista, l’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, ha condiviso pensieri e riflessioni sulla sua carriera calcistica e la sua vita personale. Martinez ha parlato di come si senta spesso sottovalutato, posizione che considera simile a quella del suo allenatore Simone Inzaghi.

Lautaro ha raccontato delle sfide affrontate nella sua infanzia, quando la sua famiglia deve continuare a lavorare duramente per garantirsi un futuro. Ricorda come questi momenti difficili abbiano segnato la sua crescita personale, facendogli sviluppare un forte legame con i suoi familiari e influenzando la sua caparbietà sul campo.

L’ossessione per l’ordine, che è oggi motivo di scherzo da parte della moglie Agustina, ha origini nei ricordi dell’infanzia. Lautaro racconta come, da bambino, dopo la scuola si occupava di sistemare la casa mentre la madre lavorava instancabilmente, non avendo spesso neanche un luogo certo dove passare la notte. Questi episodi gli hanno trasmesso un senso di rigore che oggi si riflette anche nel suo approccio al calcio.

Nonostante il talento innegabile, il percorso di Martinez non è stato privo di ostacoli. Una delle esperienze significative che ha condiviso riguarda la settimana trascorsa al Boca Juniors all’età di 15 anni, conclusasi con un rifiuto. Il Racing Club successivamente gli diede un’opportunità, che Lautaro ha saputo cogliere con determinazione.

In un’altra parentesi di vita, l’attaccante ha parlato della malattia del fratello maggiore e di come i suoi genitori gli abbiano nascosto inizialmente la gravità della situazione per proteggere il suo sogno di diventare calciatore. Questa esperienza lo ha reso più vicino al fratello e riconoscente verso suoi familiari.

Lautaro ha anche menzionato l’importanza del supporto psicologico nella sua crescita sportiva. La gestione della rabbia agonistica e del nervosismo in campo è stata possibile grazie all’aiuto di esperti, che lo hanno aiutato a trovare un equilibrio tra emozioni e prestazioni.

A proposito della sua vita al di fuori dal calcio, Lautaro ha raccontato della sua residenza nel cuore di Milano, a Brera, e del suo coinvolgimento nel mondo del vino in Argentina, dove un recente incendio ha distrutto migliaia di bottiglie. Ciò nonostante, continua a credere nel progetto, che comprende anche iniziative turistiche nei vigneti di Mendoza.

Sul fronte calcistico, Martinez ha affrontato domande riguardanti il suo attuale ruolo all’Inter. Nonostante la mancanza di gol, Lautaro ha spiegato come il suo contributo vada oltre le reti segnate, lavorando per far salire la squadra e realizzare nuove dinamiche di gioco insieme ai compagni, come Marcus Thuram.

Infine, ha riflettuto sugli alti e bassi del rendimento fisico, sottolineando l’importanza di mantenere sempre il massimo impegno. Con la speranza che i gol arriveranno come ketchup da una bottiglia, Lautaro continua a lavorare con determinazione e ottimismo.

Il calciatore ha concluso esprimendo il piacere di giocare con la stessa gioia di quando era bambino, dimostrando quanto la passione per questo sport sia ancora viva e radicata in lui.

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