Un discorso affascinante e provocatorio è stato recentemente proposto da Iginio Massari durante la trasmissione “Diritto e rovescio” condotta da Paolo Del Debbio. L’argomento era incentrato sull’economia e sull’influenza della ricchezza sulla società. Massari ha sottolineato che l’economia si avvantaggia in maniera significativa quando il lusso viene introdotto nel mercato. Un esempio lampante citato è l’acquisto di uno yacht di lusso, che coinvolge una vasta rete di professionalità, dai progettisti agli artigiani, stimolando così la crescita economica collettiva.
I suoi commenti sono giunti in difesa dello chef Carlo Cracco, bersaglio di critiche da parte di attivisti ambientalisti lo scorso marzo. Massari ha evidenziato la qualità e l’impegno richiesti nel settore dell’alta cucina ricordando che, nel caso di Cracco, il rapporto tra numero di cuochi e coperti è pari, sottolineando l’attenzione maniacale al dettaglio che caratterizza il lavoro nello specifico ristorante.
Il dialogo si è poi spostato sulle difficoltà economiche globali, tra cui i dazi, che secondo Massari possono far lievitare artificialmente i prezzi dei prodotti, discostandosi dal loro valore reale. Un impatto di tali misure potrebbe tradursi in un aumento dei costi per il consumatore, come già si è visto nel settore dolciario a causa delle condizioni climatiche avverse che hanno ostacolato la produzione di uova di Pasqua e ingredienti importanti come cioccolato e caffè.
Massari ha ampliato il discorso parlando delle sfide interne affrontate dall’Italia, dove esiste una significativa carenza di personale in diversi settori produttivi, con il risultato che alcune produzioni non possono essere portate avanti efficacemente. Questa osservazione illumina un problema di portata nazionale che potrebbe compromettere l’efficienza economica e produttiva del Paese.
Infine, lo stesso Cracco ha visto il suo ristorante al centro di un’azione dimostrativa da parte di attivisti del gruppo “Ultima generazione”, i quali hanno contrastato il costo elevato delle cene nel suo locale paragonandole all’affitto delle proprie case. Questo gesto ha sollevato un acceso dibattito su consumismo e sostenibilità, riflettendo una divisione tra diversi modi di pensare e vivere che caratterizza il complesso panorama socio-economico attuale.