Durante un’intervista emotiva al programma “La volta buona”, Killian Nielsen, figlio 35enne dell’attrice Brigitte Nielsen, ha raccontato la complessa e dolorosa relazione che lo lega alla madre, da cui è stato a lungo lontano a causa dei suoi problemi con l’alcol.
Inizialmente, la vita di Killian sembrava serena fino ai suoi 13 anni, quando i genitori si separarono e sua madre si trasferì negli Stati Uniti. Essendo ancora molto giovane, decise di rimanere in Italia per non lasciare la scuola e le sue amicizie, nonostante ora ritenga che forse sua madre avrebbe dovuto convincerlo maggiormente a seguirla oltre oceano.
Già a 15 anni, Killian si ritrovò a vivere per conto proprio, scegliendo di lavorare con il padre per mantenersi indipendente. Purtroppo, la solitudine e la mancanza di una guida lo portarono a frequentare cattive compagnie e ad avvicinarsi a comportamenti autodistruttivi, cadendo nella dipendenza dall’alcol. Questa situazione spinse la famiglia ad allontanarlo, facendolo sentire ancora più isolato.
Il supporto della sua compagna, Laura Barbieri, è stato determinante per Killian nel superare l’alcolismo e ritrovare un equilibrio nella sua vita. Durante questo periodo, i rapporti con Brigitte Nielsen sembravano migliorare, ma ben presto le cose si complicarono nuovamente. Dopo un’apparente riconciliazione, nuove tensioni sono emerse a seguito di un post sui social media che mostrava Killian con il padre adottivo, Raul Meyer, il quale ha causato un ulteriore distacco con la madre.
In seguito, un episodio critico si verificò quando Killian chiese di partecipare a un evento familiare a Capri, dove avrebbe potuto incontrare i fratelli. La risposta di Brigitte fu negativa, giustificandosi con i precedenti problemi di alcol del figlio. A peggiorare la situazione, Brigitte spesso non rispondeva ai suoi messaggi e, in un’occasione, fu informato che avrebbe dovuto prendere un appuntamento per poter parlare con lei.
Laura Barbieri, che da cinque anni è al fianco di Killian, ha espresso il suo rammarico per l’isolamento del compagno, notando come persino i tentativi dei fratelli di farlo allontanare dal suo percorso autodistruttivo non fossero sufficienti. Ha descritto come, nonostante gli sforzi di Killian di riavvicinarsi alla madre, i messaggi di quest’ultima risultassero freddi, sottolineando la mancanza di tempo per il figlio.
La storia di Killian Nielsen mette in luce la complessità delle dinamiche familiari e il dolore provocato dalla distanza emotiva, evidenziando la difficoltà di guarire relazioni personali segnate da anni di incomprensioni e sfide individuali.