Nell’arco dell’ultimo quarto di secolo, la storia sembra aver accelerato il suo corso con una serie di eventi che hanno trasformato profondamente il panorama globale. Da un clima generale di ottimismo si è passati a un’atmosfera di crescente pessimismo e incertezza per il futuro. L’attacco terroristico del 2001 contro le Torri Gemelle a New York ha segnato un punto di svolta psicologico per il mondo occidentale, inducendo timori che sono stati alimentati da ulteriori conflitti e crisi globali.
Il mondo degli anni ’90, caratterizzato dalla fine della Guerra Fredda e dalla nascita dell’Unione Europea, sembrava avviato verso un’era di pace e prosperità. Francis Fukuyama aveva celebrato la presunta “fine della storia” con il trionfo di democrazia e capitalismo. Tuttavia, gli eventi successivi hanno smentito questa visione ottimistica. La crisi economica del 2008 ha portato dubbio e incertezza nei sistemi economici, mentre le guerre in Iraq e in Afghanistan hanno dimostrato la fragilità della pace mondiale.
L’ingresso della Cina nel WTO l’11 dicembre 2001 ha segnato un’altra trasformazione significativa. La rapida ascesa economica cinese ha destabilizzato gli equilibri globali, innescando una crescente competizione con gli Stati Uniti, ricordando dinamiche simili a quelle pre-primario conflitto mondiale. Tale competizione geopolitica domina ancora oggi l’agenda mondiale.
L’invasione dell’Ucraina ha riacceso conflitti latenti nel cuore dell’Europa, minando ulteriormente la stabilità percepita del continente. Parallelamente, problemi come il cambiamento climatico, la pandemia di Covid-19 e la crisi demografica pongono continue sfide all’agenda politica globale.
Questi eventi hanno non solo ridisegnato mappe geopolitiche, ma hanno anche segnato la cultura e la società, influenzando letteratura, arte, musica, teatro, cinema e serie tv. Così, nel bilancio di questi 25 anni, emerge un quadro di grandi turbolenze e trasformazioni, che hanno modificato profondamente il percorso storico dell’umanità.