Diciotto tra i luoghi più emblematici di Cortina d’Ampezzo sono stati recentemente associati a celebri nomi della letteratura, sia italiana che straniera. Questi autori hanno intrecciato il loro percorso artistico con Cortina, lasciando tracce del loro passaggio nelle loro opere, oppure vivendo direttamente il suo incantevole paesaggio. Questa iniziativa prende vita dall’idea di Francesco Chiamulera, che nel 2009, a soli 24 anni, ha dato vita a ‘Una montagna di libri’, un festival letterario di respiro internazionale tenuto proprio nella cornice di Cortina, che da più di quindici anni costituisce un appuntamento imprescindibile per gli amanti della letteratura, accogliendo ogni anno scrittori e scrittrici di fama mondiale.
L’iniziativa, chiamata ‘Accadde a Cortina’, rappresenta un progetto che si traduce in un museo a cielo aperto, diffuso lungo il territorio. L’installazione di cartelli in acciaio corten in punti strategici della città — dal centro storico, lungo il corso e il percorso pedonale, fino allo stadio olimpico del ghiaccio, percorrendo i sentieri e le rive dei laghi — offre ai visitatori un’esperienza culturale unica. Questi cartelli non solo riportano citazioni tratte da opere di grandi autori, ma permettono anche di scoprire sceneggiature cinematografiche e versi poetici, creando un dialogo tra parola scritta e paesaggio. Ogni cartello è dotato di un QR code, che consente di accedere ai contenuti online e di individuarli su una mappa interattiva. È possibile scegliere un autore dall’indice, esplorare le sceneggiature o ascoltare la lettura dei testi attraverso le voci di noti attori e attrici italiane. I materiali sono disponibili in italiano e inglese, con una sezione dedicata alla lingua ampezzana, accessibili sempre e a tutti.
Nel presentare l’iniziativa, Chiamulera ha sottolineato come Cortina non sia stata solo uno sfondo per Hemingway, ma anche per altri illustri scrittori come Fernanda Pivano, il giovane Alberto Moravia e Vladimir Nabokov. Queste memorie, spesso conosciute in modo frammentario, sono ora unite in un racconto unico, arricchito da frammenti della vita mondana locale. Con un finanziamento di 100mila euro, stanziato in parte dall’amministrazione comunale e in parte dalla Regione del Veneto, il progetto è stato inaugurato dal governatore Luca Zaia. Ha ricordato come le Dolomiti di Ampezzo, oltre ad essere tra i luoghi più suggestivi al mondo, siano anche un crocevia di letteratura, storie e cinema. Ha citato, ad esempio, Eugenio Montale, che ha dedicato un’opera al Lago del Sorapis, Ernest Hemingway, che incontrò Fernanda Pivano lungo Corso Italia nell’autunno del 1948, e Dino Buzzati, che nutrì un grande amore per la Croda da Lago tra le montagne ampezzane.