La recente edizione speciale de “la Lettura” si propone di abbattere i confini dell’arte tradizionale attraverso nuovi mezzi digitali. Paolo Manazza, un artista poliedrico con una carriera che spazia dal giornalismo all’editoria e alla docenza, affronta una riflessione su cosa significhi realmente un “confine”. Questo concetto è esplorato nella sua nuova opera, appositamente creata per la copertina del supplemento #678, che viene proposta anche in una forma digitale innovativa.

Manazza, noto per la sua maestria nel colore e nell’evoluzione dal neo-informale, ha portato avanti il suo percorso artistico basato sulla continua sperimentazione e ricerca. La sua opera mette in luce una combinazione di dinamiche cromatiche che vanno dal rosa al rosso, passando per tonalità di blu e verde, che agiscono come confini simbolici della pittura stessa. Questa esplorazione si riflette nel titolo dell’opera, “What’s a Border?”, rivelando quanto nell’arte questi limiti siano fluidi.

In una connessione strettamente legata al digitale, Manazza presenta la sua opera non solo come un pezzo fisico, ma anche attraverso un’esperienza completamente virtuale. A questo proposito, grazie al supporto tecnologico di Acer, i lettori che acquistano la versione da collezione del numero possono accedere a una visualizzazione in 3D, senza necessità di occhialini, segnando un nuovo passo nell’esperienza dell’arte visiva.

La collaborazione con il regista di documentari Ilvio Gallo e il musicista Steven Piccolo, insieme al vibrafonista Sergio Armaroli, arricchiscono l’esperienza artistica attraverso un sottofondo musicale creato ad hoc, offrendo un esempio di interazione tra diverse forme d’arte. Questo intreccio tra pittura, musica e tecnologia, secondo Manazza, aprirà nuove possibilità nell’arte, trasformando il modo in cui le opere vengono percepite e sperimentate.

Raccontando un incontro significativo con una visitatrice che ha eloguito le sue creazioni astratte, Manazza sottolinea come l’arte possa diventare un rifugio dalle immagini incessanti della vita moderna, permettendo agli individui di immaginare e creare liberamente. Questo incontro rappresenta per l’artista stesso una fonte di ispirazione e apprendimento, distinto dall’influenza dei critici e del mercato.

In definitiva, l’edizione speciale de “la Lettura” diventa un tributo all’esplorazione del concetto di confine nell’arte, attraverso un’esperienza multisensoriale che fonde il mondo fisico e quello digitale, traccia visibile di un’epoca in cui i limiti tradizionali vengono continuamente messi in discussione.

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