Il mese di marzo 2025 svela un intrigante panorama editoriale con una serie di lavori imperdibili che spaziano tra suspense, avventura e riflessione. Tra le uscite più attese, si distingue “La catastrofica visita allo zoo” di Joël Dicker, pubblicato da La Nave di Teseo, un’opera che esplora la democrazia e l’inclusione attraverso una narrazione che capovolge le aspettative.

Non passa inosservato il ritorno di Jo Nesbø, maestro del thriller, con “La famiglia”. Edito da Einaudi, il romanzo riporta in scena i diabolici fratelli Carl e Roy Opgard, amplificando la suspense che caratterizza già i precedenti lavori dello scrittore norvegese.

Il debutto della giovane Chiara De Silva, con “Congiuntivi sbagliati” (Marsilio), promette un viaggio brillante tra le sfumature del dialetto e della cultura popolare del Sud Italia, affrontando il peso della camorra attraverso un linguaggio dinamico e coinvolgente.

Elliot Editore ripropone un classico dimenticato, “L’uomo che gridò io sono” di John A. Williams, un’opera potente che ripercorre le ferite del razzismo sistemico negli Stati Uniti, offrendo ai lettori una riflessione acuta e attuale.

“Alfie e io” di Carl Safina, pubblicato da Adelphi, invita a esplorare il rapporto tra uomini e animali, tessendo una storia di connessione e rispetto reciproco. Con un tono scientifico e poetico, il libro racconta del soccorso e dell’adozione di un gufetto, simbolo di resilienza e cura.

La narrativa di Nadifa Mohamed si incarna ne “I gentiluomini di fortuna” (Fazi), dove il destino degli innocenti e i luoghi oscuri della società moderna emergono con forza, seguendo le vicende di Mahmood Mohamed, condannato a morte senza colpa.

In “Le cento vite di Antonio Sonoro” (Neri Pozza), Elizabeth Gonzalez James intreccia realismo magico e western, spaziando tra le politiche di confine e i traumi di famiglia. Il romanzo, già acclamato dal Library Journal, promette di coinvolgere i lettori in un caleidoscopio di emozioni.

Nicola Cosentino torna con “C’è molta speranza (ma nessuna per noi)” per Guanda, riflettendo sulle piccole gioie quotidiane che spesso passano inosservate, ma che costituiscono l’essenza del vivere autentico.

Mathias Enard, con “Disertare” (E/O), mette in scena un dialogo tra il conflitto e la pace interiore, fondendo due storie apparentemente distanti attraverso una narrazione che esplora l’amore, la politica e le contraddizioni umane.

Infine, Teresa Ciabatti presenta “Donnaregina” (Mondadori), un’incursione nell’oscurità di un boss mafioso visto attraverso gli occhi di una scrittrice che ha sempre trattato l’adolescenza, rivelando quanto il male e l’umanità possano essere intrecciati in modi inaspettati.

Marzo promette pertanto una ventata di novità e profondità nel mondo della lettura, offrendo titoli che spaziano da trame avvincenti a riflessioni profonde e intime.

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