Gli anni Ottanta rappresentano un periodo emblematico, irripetibile e affascinante, in cui si evidenziavano impulsi di ribellione, collettività giovanili e bisogni di evasione. In quell’atmosfera, così fervida di innovazioni e contrasti, si situava il mondo lambito dalla figura di Vasco Rossi, il quale emergeva come un simbolo di controcultura. Il celebre cantante italiano veniva celebrato dal noto scrittore bolognese Pier Vittorio Tondelli, che dedicò un ritratto vibrante a questa icona della musica rock in Italia, definendolo un interprete dei sentimenti più profondi della provincia.
Questo fermento culturale viene ora raccolto in un’opera carica di significati inediti. Emilio Mazzoli, editore e gallerista visionario, ha curato un libro d’arte che esplora l’universo di Vasco Rossi, intitolato “Vivere/Living”. Questo testo non si limita a replicare le esperienze artistiche di molti musicisti che si dilettano con altre arti, bensì si presenta come un collage di idee poliedriche.
La pubblicazione affonda le radici in frammenti evocativi, tratti dalle canzoni di Vasco, contrassegnati da un lirismo popolare che si svela sotto una nuova luce, grazie anche alla traduzione di Paul Vangelisti, poeta americano appartenente alla Beat Generation. Questi estratti sono uniti a riflessioni intime, creando una narrazione che passo dopo passo delinea un pensiero filosofico che Vasco Blu accompagna con delicatezza.
Il progetto si espande con l’intervento di artisti come Gianluca Simoni, che offrono interpretazioni visive ai versi di Vasco, mescolando fedeltà e creatività. La cura editoriale è stata affidata ad Arturo Bertusi, che ha orchestrato l’assemblaggio tematico di questi materiali, distribuendoli in capitoli come “Rabbia, sogni realtà” e “Rockstar”. Il tutto è stato pubblicato da Mazzoli in una raffinata edizione limitata.
Questo libro rappresenta un audace esperimento editoriale, nato dalla collaborazione con Paul Vangelisti e Nanni Cagnone. Le parole di Vasco, adattate in una traduzione empatica, sprigionano vita in nuove interpretazioni e connessioni, offrendo al lettore un viaggio in un universo profondamente emiliano ma allo stesso tempo universale. Un’opera che ricorda anche le precedenti incursioni letterarie del cantautore, diari e testimonianze che riflettono senza filtri la sua anima inquieta, riflessiva, penetrando nei sentimenti collettivi con un’autenticità disarmante.
Nella suggestiva cornice di Bologna, Vasco Rossi, conosciuto anche come il Komandante, accoglie il pubblico in un ambiente che riecheggia la sua carriera, tra poster e dischi che segnano i suoi trionfi. Qui, attraverso una conversazione, si esplora la sua visione, che si discosta da ogni convenzionalità, sottolineando il suo profondo legame con l’anarchismo, il bisogno di solitudine e una forma di arte contaminata dalle avanguardie intellettuali che hanno caratterizzato la sua giovinezza.
Vasco, in modo quasi sottovoce, descrive una Bologna degli anni Settanta vibrante e intellettualmente accesa, un contesto in cui il teatro sperimentale e le contaminazioni artistiche hanno nutrito la sua evoluzione. Queste esperienze hanno profondamente inciso sulla sua produzione musicale, lasciando un’impronta indelebile che continua a interrogare e a provocare le sensibilità contemporanee. Il libro d’arte “Vivere/Living”, dunque, non è solo un tributo alla sua carriera, ma anche un affresco di analisi, introspezione e rappresentazione di una generazione intera.