Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, si trova al centro di una controversia legale. Il Collegio di garanzia della Corte d’Appello di Cagliari ha emesso un atto amministrativo che segnalerebbe una decadenza, sebbene non definitiva, del suo incarico. Tuttavia, spetta al Consiglio regionale decidere tale decadenza dopo l’istruttoria della Giunta per le elezioni. Nel frattempo, Alessandra Todde continua a esercitare le proprie funzioni, ribadendo la sua ferma posizione e determinazione a rimanere al comando e ad affrontare qualsiasi decisione ufficiale che verrà presa.
Le carte dell’opposizione indicano che Alessandra Todde dovrebbe dimettersi. Tuttavia, la presidente sostiene di poter far valere le proprie ragioni e confida nella professionalità dei suoi avvocati e nella magistratura. Ha già presentato un memoriale alla Corte d’Appello, restando serena in attesa del verdetto. Inoltre, sottolinea come le contestazioni siano rivolte al comitato che l’ha rappresentata, piuttosto che alla sua persona.
Sulla questione del mancato rispetto dell’obbligo di nominare un mandatario e di aprire un conto dedicato per i finanziamenti elettorali, la presidente si rifà al parere di giuristi. Secondo Alessandra Todde, questi strumenti sono obbligatori solamente quando si ricevono contributi da terzi per una campagna personale. Tuttavia, sottolinea come i fondi ricevuti siano stati raccolti con nome e cognome dal comitato, senza superare le soglie di spesa previste.
Nonostante l’ipotesi di reato di falso, Todde si sente tranquillamente sicura. Tutte le informazioni e i movimenti finanziari sono tracciati e rendicontati sul sito del Movimento 5 Stelle. La presidente continua a mantenere la sua posizione finché non giungerà una decisione definitiva. Nonostante le critiche provenienti dall’opposizione, i suoi obiettivi restano focalizzati sui temi cruciali per la Sardegna, come la sanità e la chiusura della legge finanziaria regionale.
Alcuni sostengono che la presidente sia sotto attacco perché avrebbe ostacolato “affari e mangiatoie”. Tuttavia, Todde respinge l’idea di complotti, preferendo affrontare le questioni con responsabilità. Nel caso dovesse ricevere una multa, afferma con fermezza che la pagherebbe, pur non ritenendola giustificata.
All’interno del suo partito, il Movimento 5 Stelle, ha ricevuto un sostegno leale e coeso, dialogando anche con figure di spicco come Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Persino sindaci del centrodestra hanno espresso la loro vicinanza, dimostrando un’élite politica solida e compatta in questo momento critico.
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