Il Grand Hotel Plaza di Roma, di proprietà delle figlie dell’immobiliarista Cesare Paladino, tra cui Olivia Paladino, compagna dell’ex premier Giuseppe Conte, sta attraversando una fase critica a causa dei debiti fiscali accumulati. La situazione complessiva ha portato a un deficit considerevole, costringendo la società che gestisce l’hotel a far fronte a 29 milioni di euro di debiti verso il fisco. Nonostante il legame con Giuseppe Conte, l’hotel ha incontrato difficoltà nel chiudere il bilancio 2023, tanto che i revisori dei conti hanno espresso riserve sul documento.
Il legame tra l’ex premier e la compagna solleva dubbi e insinuazioni su un possibile vantaggio derivante dalla norma sul 110%, considerata da alcuni un’opportunità per il recupero dei debiti fiscali. La società dietro il Grand Hotel Plaza, controllata dalla Immobiliare Roma Splendido, si trova a dover affrontare una grave perdita operativa, passata da 4,5 a 8,2 milioni di euro. Questa situazione non è nuova per la famiglia Paladino, già finita sotto i riflettori per questioni fiscali irrisolte. Cesare Paladino, infatti, aveva patteggiato una pena per non aver versato la tassa di soggiorno.
La nota integrativa del bilancio evidenzia come le componenti negative straordinarie abbiano pesato sui conti, in particolare quelle legate ai debiti presso l’agente della Riscossione. Le sanzioni e gli interessi per imposte non versate, equivalenti a 7,8 milioni di euro, hanno ulteriormente gonfiato il debito fiscale, che ha raggiunto quasi i 30 milioni di euro.
Il futuro economico dell’hotel potrebbe beneficiare dell’arrivo di pellegrini in vista del Giubileo, anche se il turismo religioso non appartiene al segmento di fascia alta a cui il Plaza solitamente si rivolge, con tariffe che partono da 450 euro a notte. Le cartelle esattoriali sono state inviate all’indirizzo dove Olivia Paladino e Giuseppe Conte risiedono, dato che le società del gruppo hanno la medesima sede legale, alimentando ulteriori sospetti sull’intera vicenda. Anche altre attività, come la piccola società legata al marchio Sorelle Fontana, dove la compagna di Conte ha un ruolo, mostrano perdite significative, accentuando il quadro di difficoltà economica che caratterizza le imprese legate alla famiglia Paladino.