E stato lanciato un sasso nello stagno si è creato un buco e le onde ma poi tutto ritornerà al punto di partenza e i problemi sono ancora li ad essere risolti. Il tutto frutto di una legge elettorale che ha spezzettato la geo-politica, un po’ come la prima Repubblica, dando un risultato che sarà difficile per il Presidente della Repubblica dare un mandato per formare un governo perché nessuna coalizione è autosufficiente. Le trattative per formare il nuovo governo saranno lunghe con un nulla di fatto? I risultati elettorali sono chiari e tutti i partiti sono fermi nelle loro opinioni differenti senza margini di “apparentamenti ” che porterebbero a sviluppi clamorosi. Il confronto per formare il nuovo governo deve essere democratico tra le parti in campo e non di posizioni di arroganza l’uno su l’altro.
Sono stati fatti degli errori soprattutto da parte nell’area di centro-sinistra creando un vasto spazio di manovra per i partiti e movimenti populistici per quei temi che hanno creato grandi problemi nel Paese. L’annuncite è stata sempre un modo espressivo non trasparente per far credere che gli asini ancora volano invece di risolvere i problemi e essere sicuri di avere un sostegno reale. Certi temi quali: la corruzione in primis, lo scandalo delle banche, la mancata spending review, il mancato abbassamento delle tasse soprattutto per le classi sociali più deboli, la questione del sud del Paese, la scuola, la sanità pubblica non hanno trovato un vero dibattito costruttivo da parte di tutti per trovare una soluzione reale ma si è cercato, di ogni schieramento, in un modo o nell’altro di portare acqua al proprio mulino. Ma soprattutto la questione dell’immigrazione non ha trovato quel sostegno, da parte dell’Europa, che avrebbe portato ad una certa attenuazione del problema. Ora quel gran numero di immigrati irregolari come saranno rimpatriati verso quei paesi d’origine? Il tempo ci farà vedere come si svolgeranno gli andamenti dei problemi soprattutto quelli prioritari. Allora bisogna stare molto attenti per capire la messa in pratica delle promesse fatte in campagna elettorale per avere una visione chiara da tener conto in un prossimo futuro.