Quello che fino a qualche settimana fa sembrava impensabile, oggi è diventato quantomeno pensabile. Ma esiste veramente questo pericolo?
Sicuramente lo spauracchio nucleare è l’unico in grado di spaventare l’occidente. In una guerra con armi convenzionali la Russia perderebbe miseramente la sua sfida con i paesi della NATO. In questa guerra è emersa la scarsità dei mezzi e degli uomini dell’esercito russo. In gran parte ancora costituito da residuati bellici delle glorie sovietiche.
Sicuramente dietro le minacce nucleari di Mosca c’è molta propaganda, sapendo che solo queste minacce sono in grado di spaventare gli europei e gli americani. Ma è pur sempre una propaganda che potrebbe sfuggire di mano, sfociando in atti concreti.
Le immagini di Putin, con sempre una persona dietro di se, che porta una valigetta nera, sono inquietanti. Fanno pensare che dentro quella valigetta vi siano i codici per far partire l’attacco atomico. Evidentemente lo Zar Vladimir non si fida più di nessuno, tanto meno degli uomini del suo governo e dei vertici delle forze armate russe. Tanto che preferisce portare con se la chiave atomica, in forma di borsa nera, come una specie di macabra ombra. Persino quando va ad omaggiare un suo amico morto, in una camera ardente, l’ex leader nazionalista Vladimir Žirinovskij.
Il fatto che Putin abbia il pieno controllo di un possibile attacco nucleare, non ci può certo confortare. Ma è veramente così? Veramente Putin potrebbe decidere da solo, in piena autonomia, un attacco a suon di bombe atomiche ai paesi occidentali? Domande queste a cui è difficile rispondere, il regime russo ci appare sempre più opaco e indecifrabile, ai limiti della follia. Certo il solo dover affrontare queste tematiche, e porsi queste domande, è una sconfitta per la civiltà e la ragione umana. Segno di un uomo che non impara mai dagli errori del passato, e che finisce sempre, per propria scelta, nell’avvitarsi su di una qualche tragedia.