Matteo Salvini, leader della Lega, e Viktor Orbán, primo ministro ungherese, hanno tenuto un importante incontro incentrato su questioni geopolitiche e collaborazioni strategiche tra Italia e Ungheria. Il faccia a faccia, durato più di un’ora, ha avuto luogo subito dopo il voto al Parlamento Europeo che ha evidenziato una spaccatura tra i paesi membri riguardo gli aiuti all’Ucraina, coinvolta nel conflitto con la Russia.

Il colloquio tra i due leader ha permesso di affrontare temi di ampio respiro, dalle dinamiche interne all’Unione Europea fino a progetti economici concreti. Secondo fonti vicine alla Lega, uno degli argomenti chiave è stato lo sviluppo del porto di Trieste, visto dall’Ungheria come uno sbocco cruciale per accedere al Mediterraneo. Budapest, infatti, guarda con grande interesse a questa infrastruttura strategica, che potrebbe rafforzare le connessioni commerciali e migliorare il posizionamento geopolitico del paese.

Un altro tema centrale del confronto è stato il conflitto in Ucraina. Salvini e Orbán hanno concordato sulla necessità di trovare una soluzione urgente per fermare la guerra, riprendendo un appello già lanciato dal Papa. Entrambi i leader condividono una posizione critica nei confronti delle politiche di sostegno militare all’Ucraina adottate dall’Unione Europea, preferendo una via diplomatica per risolvere il conflitto. Orbán, in particolare, è noto per la sua linea dura contro le sanzioni europee alla Russia e per il suo scetticismo rispetto alla strategia occidentale nella regione.

Oltre alle questioni internazionali, l’incontro ha avuto anche un forte valore simbolico per le relazioni tra i due partiti. Orbán ha confermato che una delegazione di Fidesz, il suo partito, sarà presente a Pontida il 6 ottobre, un evento annuale chiave per la Lega, che quest’anno assume una rilevanza ancora maggiore. Questo segna un rafforzamento del legame tra i due movimenti politici, entrambi critici verso l’establishment europeo e promotori di un’Europa più attenta alle esigenze nazionali e alle sovranità dei singoli stati membri.

Inoltre, durante l’incontro, Orbán ha mostrato interesse per la situazione giudiziaria di Salvini, in particolare per il processo Open Arms a Palermo, legato alla gestione dei flussi migratori. Il premier ungherese ha espresso sostegno al leader della Lega e ha confermato la partecipazione dei suoi alleati europei anche all’arringa difensiva di Giulia Bongiorno, prevista per il 18 ottobre.

L’incontro tra Salvini e Orbán si colloca in un momento cruciale per la politica europea, con una crescente pressione sui leader nazionali per ridefinire le alleanze all’interno dell’UE. La partnership tra la Lega e Fidesz riflette una visione comune su temi come la difesa delle sovranità nazionali, l’opposizione alle politiche migratorie dell’UE e la critica alla gestione della crisi ucraina.

In un clima di crescente tensione internazionale e di divisioni interne all’Europa, il colloquio tra Salvini e Orbán rappresenta un passo verso il consolidamento di un’alleanza tra movimenti politici conservatori e sovranisti, pronti a fare fronte comune nelle sfide future.

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