Nel corso di una storica riunione a New York, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato la fine dell’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Incontro che ha avuto luogo, sorprendentemente, nell’ambito di un dialogo privato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presso la Trump Tower.
Nonostante le critiche che Trump ha spesso mosso nei confronti dell’Ucraina durante la sua campagna elettorale, sul suo rapporto con Zelensky ha poi affermato: “Ho un rapporto molto buono con Zelensky e, come ben sapete, anche con il presidente russo Putin. Credo che, se vinceremo le prossime elezioni, potremo risolvere velocemente questa situazione”.
Questo messaggio di speranza da parte dell’ex presidente americano riassume, in modo conciso, la posizione di Trump nei confronti del conflitto ucraino. Da una parte, la volontà di terminare il più possibile rapidamente una situazione di guerra che considera dannosa per tutti gli attori coinvolti. Dall’altra, la piena fiducia nel proprio ruolo di mediatore tra la Russia e l’Ucraina e nella propria capacità di influenzare positivamente le decisioni di Putin.
Il periodico incontro tra Trump e Zelensky ha costituito un’occasione per entrambi i leader di confrontarsi sulle rispettive posizioni nei confronti del conflitto. Durante la riunione, Trump ha anche ribadito il suo invito a Zelensky di visitare l’Ucraina, offrendo l’opportunità ad entrambi di consolidare ulteriormente il loro rapporto.
Nel corso del dibattito con Zelensky, l’argomento delle accuse di pressioni da parte dell’amministrazione Trump per indurre l’Ucraina a indagare sulla famiglia di Biden è tornato prepotentemente alla ribalta. Nonostante le tensioni, Trump ha lodato il modo in cui Zelensky ha gestito la questione.
Dall’inizio dell’invasione della Russia, a febbraio 2022, Trump ha spesso ripetuto i punti di vista di Mosca sulla guerra, e il suo approccio nei confronti del conflitto ucraino sembra essere contraddistinto da un sostanziale allineamento con la posizione russa.
Durante il dibattito presidenziale di settembre, infatti, ha evitato di rispondere a una domanda sul fatto se desiderasse che l’Ucraina emergesse vittoriosa dal conflitto. E ha riaffermato il suo costante convincimento che, se lui avesse vinto le presidenziali, avrebbe potuto “farcela” a risolvere la guerra, ben prima della fine del mandato di Joe Biden.
In una situazione internazionale sempre più tesa, marcata da un crescente disimpegno dell’amministrazione Biden verso l’Ucraina e dalla necessità, sempre più forte, di trovare una soluzione pacifica al conflitto, lo sguardo di Trump sembra essere rivolto a un obiettivo di lunga data: quello di un accordo con la Russia, per porre fine una volta per tutte alla guerra ucraina.