Il cosmodromo di Vostochnyè in realtà è ancora in costruzione. Un cosmodromo che ancora non esiste quindi. In mezzo al nulla. Quello che viene utilizzato attualmente dai russi è invece Baikonur, in Kazakistan.
Il Kazakistan dal principio delle “operazioni militari speciali” di Putin si è voluto dissociare, non fornendo supporto all’esercito russo, che invece l’aveva richiesto. A loro volta gli astronauti russi, quando hanno potuto, hanno manifestato segni di insofferenza contro la guerra. Ad esempio vestendo una tuta con i colori dell’Ucraina, quando si trovavano nella base spaziale internazionale.
Fa riflettere la scelta di andare proprio a Vostochnyper per il vertice con l’alleato Lukashenko, da parte di Putin. Senza volersi lanciare in teoria complottiste o quant’altro, potremmo dire che sembra quasi un monito, sia al Kazakistan che a quegli astronauti che vogliono emulare o chissà anche rafforzare l’insofferenza contro la guerra. Con atti ancor più eclatanti rispetto ad una ambigua tuta con i colori ucraini.
Sappiamo come lo spazio per la Russia, e non solo, rappresenti un’arma di propaganda formidabile. Evidentemente un’arma a cui lo Zar Putin non intende affatto rinunciare.