La vittoria della destra era stata annunciata . Con uno spostamento di voti ad arte con furbizia, da una parte politica all’altra,  creando cosi un primo partito più votato predisposto a governare .  Non si può dare fiducia a una parte politica che non rinuncia a simboli del passato che non sono segni  di pacificazione del Paese.  Se oggi la destra  va al potere è grazie a oltre 70 anni di Democrazia,  cosa che non è accaduto nel regime fascista per i partiti tutti fuorilegge.  Soprattutto la fascia giovanile 18-25 del Paese, diciottenni in primis al  voto per la prima volta per il senato:  Giovani che vivono oggi in un mondo senza prospettiva di vita lavorativa e si sono affidati ai falsi maestri con promesse di un mondo “migliore”  cadendo in una trappola che secondo certe  previsioni avrà  certe conseguenze storiche. La storia ci insegna che durante certe  campagne elettorali la destra promette di stravolgere tutto una volta preso il potere e stavolta avendo i numeri  al parlamento,  la sopravvivenza della Democrazia è a rischio anche in Europa per un effetto domino nazionalistico. Certamente la guida democratica, del centro sinistra con la sua crisi  profonda che lo attanaglia,  non ha saputo arginare l’ondata di una destra nazionalista  che ha scelto con arte politica questo momento favorevole. Al giorno dell’insediamento del nuovo Parlamento alcuni sono saliti sul carro dei vincitori tradendo gli ideali di Democrazia conquistata con una lotta di Liberazione da quel Nazi-Fascismo come male assoluto. Già nel discorso di insediamento del nuovo Presidente del Senato si è parlato di : Presidenzialismo, di introdurre  la festa del Regno dell’Unità d’Italia solo per una eventuale sostituzione della festa di Liberazione e di modificare la Costituzione. Da questi annunci di modifiche si  rileva un Paese,  spaccato in due, che  incomincia ad andare verso una Democratura  un misto tra Democrazia e dittatura e in seguito potrebbe essere solo Dittatura? Questo dipende dal riconoscere   che la democrazia abbia ancora lunga vita  con la responsabilità di tutti sia: delle opposizioni,   del Governo e del Parlamento  senza stravolgere la Costituzione che ci ha guidato finora ad un Paese: Libero, Repubblicano e Democratico.

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