L’ungherese dal cuore d’oro, Soros il misericordioso. Si proprio quello che non si è fatto molti scrupoli, quando si è trattato di gettare due popoli, quello italiano e quello inglese, nei guai. Speculando sulla loro moneta, e determinando in questo modo l’uscita dallo SME, con la conseguenza di una considerevole svalutazione. Questo ha significato un aumento del debito pubblico. Famiglie, imprese, lavoratori in grandi difficoltà e con il loro futuro segnato per colpa delle ambizioni e l’ingordigia di un finanziere. Oggi ci vorrebbero far credere che il diciannovesimo uomo più ricco del mondo è pronto a dare tutto ai poveri, che è cambiato. Che finanzia le migrazioni dei più disgraziati del mondo perché gli vuole bene e ha a cuore il loro futuro. Soros ha fatto un enorme investimento in oro due anni fa. Nel 2016. Vendendo ben il 35% delle sue azioni per comprare oro. L’oro cresce molto nei momenti più bui e più incerti della storia. E quale miglior modo per gettare il mondo nell’incertezza e nell’instabilità di quello di finanziare gli enormi flussi di carne umana? Che dai paesi più poveri spingono per entrare nel ricco occidente. Stiamo parlando di decine di milioni di persone. Una massa che potrebbe creare un caos degno di una guerra mondiale. Ma veramente vogliamo credere che il vecchio finanziere Soros sia cambiato?