Durante la tradizionale cerimonia di scambio di auguri di fine anno, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un appello significativo riguardo alla situazione attuale e le prospettive della democrazia. Ha espresso preoccupazione per il fenomeno dell’astensionismo elettorale, sottolineando l’importanza di ricostruire il legame tra le istituzioni e i cittadini. Mattarella ha sottolineato l’importanza dell’unità sugli interessi nazionali, mettendo in evidenza come la democrazia debba essere amata e tutelata.

Il presidente ha inoltre attirato l’attenzione sui rischi legati ai social network e alla concentrazione del potere tecnologico e delle ricchezze nelle mani di pochi. Ha osservato come, al giorno d’oggi, il conflitto prevalga, con politica e diplomazia spesso sopraffatte dalle scelte bellicose di chi ha dato inizio a conflitti armati. Le istituzioni internazionali ne risultano così indebolite, mentre si avverte una crescente polarizzazione che mina il dialogo e la cooperazione sociale.

Mattarella ha esortato a riscoprire il pluralismo delle idee e la varietà delle opinioni, elementi fondamentali delle società democratiche. Tuttavia, ha avvertito dei pericoli della radicalizzazione che esclude l’ascolto e riduce la complessità a categorie semplicistiche come amico/nemico. Questo fenomeno è direttamente connesso all’aumento dell’astensionismo che affligge le democrazie contemporanee, portando al rischio di avere una democrazia senza popolo, indebolita.

Un messaggio di speranza è stato rivolto ai giovani, futuri governanti, sottolineando il fascino delle trasformazioni in atto grazie alle tecnologie digitali e all’intelligenza artificiale. Tali innovazioni offrono straordinarie opportunità, purché non si perda di vista l’umanità, fondamentale per il vivere comunitario. Le relazioni e la partecipazione rinnovata sono essenziali per restituire senso allo spazio pubblico e contrastare le divisioni sociali.

Infine, Mattarella ha evidenziato i pericoli di una società in cui pochi soggetti detengono immense ricchezze e controllo sui dati, il nuovo “petrolio” dell’era digitale. Questo squilibrio può portare a una grave distorsione economica e sociale. Tuttavia, il Presidente ha sottolineato che la via per contrastare tali sfide risiede nella costruzione di una comunità solidale, capace di valorizzare il dialogo e la partecipazione attiva.

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