Attualmente alla Camera dei Deputati è in corso una discussione strategica, dopo le dichiarazioni rilasciate dalla premier Giorgia Meloni in preparazione del prossimo Consiglio europeo. Notando la composizione dei presenti, risalta la partecipazione significativa del gruppo di Fratelli d’Italia, mentre appare evidente l’assenza dei rappresentanti parlamentari della Lega. Al fianco della leader del governo, sono presenti il vicepremier Antonio Tajani, e i ministri Tommaso Foti, Luca Ciriani e Orazio Schillaci.
Meloni ha affrontato diversi temi centrali, includendo tra questi l’accordo con l’Albania riguardo ai migranti, rassicurando sul proseguimento dell’attuazione del protocollo con l’Albania, sempre nel rispetto delle leggi italiane ed europee. Questo progetto è parte di una più ampia collaborazione con 15 Stati membri e altri che si sono aggiunti successivamente, per cercare soluzioni innovative che affrontino la problematica dell’immigrazione.
Sul Medio Oriente, la premier ha ribadito che una pace sostenibile può essere raggiunta solo tramite la soluzione dei due Stati, sottolineando la necessità di sicurezza e riconoscimento reciproco sia per israeliani che palestinesi. Inoltre, ha sollecitato un immediato cessate il fuoco per consentire tra le altre cose il rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti.
In merito alla Siria, Meloni ha sottolineato l’importanza di non lasciare spazio al ritorno dell’Isis né supportare fazioni ambigue che possano nutrire l’espansione di cellule terroristiche. Ha insistito sul ruolo dell’Unione europea nella ricostruzione del paese devistato, compreso il sostegno alle nazioni arabe maggiormente coinvolte.
Nell’ambito dell’automotive, la premier ha detto che occorre sospendere le sanzioni contro le aziende costruttrici, indicando che molti stabilimenti rischiano la chiusura. Ha messo in evidenza inoltre che basare la strategia di decarbonizzazione solo sull’elettrico potrebbe portare a un crollo dell’industria automobilistica europea.
Meloni ha poi annunciato che a luglio 2025 l’Italia ospiterà una conferenza fondamentale sulla ricostruzione dell’Ucraina. Altro punto importante riguarda la politica dei rimpatri: qui la premier afferma che una revisione è necessaria per gestire i traffici di esseri umani e diminuire i flussi irregolari ulteriormente.
Sull’accordo Ue-Mercosur, Meloni ha sottolineato che in assenza di adeguate garanzie soprattutto per l’agricoltura, l’Italia potrebbe non sostenere l’intesa. Si dichiara aperta anche a un dialogo pragmatico con l’amministrazione statunitense di Trump, cercando di sciogliere le controversie commerciali.
Sul versante siriano, Meloni ha affermato che l’Italia è pronta a dialogare con la nuova leadership post-Assad, nel rispetto delle valutazioni condivise a livello internazionale. Infine, ribadisce il sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa, preparandosi a un incontro con Zelensky.
La condizione di stabilità del governo italiano è sottolineata da Meloni come un valore aggiunto da giocare nel contesto delle relazioni europee, a favore dell’interesse nazionale. Tale stabilità, contrapposta alle turbolenze politiche in altri paesi europei, rappresenta un asset strategico da sfruttare.