Durante la seduta alla Camera, un momento imprevisto ha acceso le polemiche tra governo e opposizione, originando una sospensione dei lavori. Giorgia Meloni, esponendo la posizione del governo in merito alla partecipazione al Consiglio europeo, ha fatto un’osservazione critica verso il Manifesto di Ventotene, considerato uno dei documenti fondativi dell’Unione Europea.

Nel suo intervento, Meloni ha definito alcuni passaggi del Manifesto “spaventosi”, citando frasi che propongono una rivoluzione europea socialista e la limitazione della proprietà privata. Concludendo il discorso, ha manifestato disappunto, sottolineando che simili idee non rappresentano la sua visione di Europa. Questo ha scatenato reazioni infuocate tra i presenti, con espressioni di indignazione e richieste di scuse.

Le dichiarazioni di Meloni sono state percepite come un attacco alla memoria storica europea, innescando una forte reazione da parte delle opposizioni. La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sottolineato l’importanza dei valori fondativi dell’Unione e ha accusato Meloni di voler distrarre l’attenzione dalle divisioni interne alla maggioranza.

Nonostante le tensioni, alcuni esponenti del governo, come Antonio Tajani, si sono schierati a difesa della premier, argomentando che la sua critica era rivolta ai contenuti del testo e non agli autori. Meloni, una volta arrivata a Bruxelles, ha ribadito di non aver inteso offendere nessuno, dicendo che l’epoca di quel documento giustificava il suo contesto, ma che oggi è necessario valutare se quei concetti rispecchiano ancora i valori attuali.

I toni del dibattito si sono in parte placati nel pomeriggio, ma la polemica ha continuato a emergere, evidenziando una spaccatura visibile tra le forze politiche. Le opposizioni hanno accusato la leader di Fratelli d’Italia di usare la polemica come diversivo rispetto ai dissensi nelle file della maggioranza. La questione resta al centro del dibattito politico, alimentando la discussione sul ruolo e le prospettive dell’Italia in seno all’Unione Europea.

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