Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si trova al centro di una polemica riguardante una norma presente nella manovra finanziaria che, secondo lui, sarebbe stata ideata per colpirlo direttamente. Questa misura mira a tassare completamente i guadagni da attività estere dei parlamentari, una cosa senza precedenti nella storia della Repubblica italiana. Renzi sostiene che tale norma sia un attacco personale e una strategia della destra per contrastare la sua influenza nel centrosinistra, temendo che il suo modesto 2-3% possa essere determinante per il loro insuccesso.
Renzi esprime la sua sorpresa per il silenzio dei liberali del centrodestra, affermando che se Silvio Berlusconi fosse ancora in vita, si sarebbe opposto veementemente, denunciando la misura come di stampo comunista. Inoltre, sostiene che solo lui svolge attività come conferenze all’estero, mentre altri parlamentari del centrodestra con guadagni consistenti non ne vengono toccati.
Il leader di Italia Viva critica duramente la norma, definendola un “esproprio” senza precedenti che potrebbe aprire la strada a futuri abusi da parte di qualsiasi governo, di destra o di sinistra. Tuttavia, la sua reazione non sarà una polemica accesa, ma seguirà un motto fiorentino: “Non ragioniam di loro ma guarda e passa”, rifiutando di farsi estromettere dal Parlamento.
Renzi intende continuare a essere una voce critica, soprattutto in ambito europeo, pianificando un intervento in Aula per discutere di questioni riguardanti l’Unione Europea e la gestione dei migranti, in particolare criticando l’utilizzo di fondi pubblici per un centro migranti in Albania.
Infine, Renzi discute del ruolo del centro nella politica italiana, sottolineando l’importanza di una posizione riformista e pragmatica per bilanciare le forze in campo. Pur non cercando posizioni di leadership, si propone come costruttore di una realtà politica che possa fare la differenza nelle prossime elezioni, mentre la sinistra, rappresentata da Elly Schlein, deve decidere la sua strategia per il candidato premier.
In merito alla possibilità di elezioni anticipate, Renzi ritiene che la Meloni non sia intenzionata a correre questo rischio, in quanto preoccupata di un possibile insuccesso. Intanto, lui si concentra su temi concreti come il sostegno agli studenti universitari e alle giovani coppie, mettendo in secondo piano la figura della premier e la sua narrazione mediatica.