Il panorama dell’assistenza sanitaria pubblica è destinato a subire importanti trasformazioni entro il 2025, con l’introduzione di nuove opportunità diagnostiche, terapeutiche e protesiche a carico del Servizio sanitario nazionale. Questi cambiamenti saranno fruibili gratuitamente o mediante il pagamento di un ticket da parte dei cittadini. I Livelli essenziali di assistenza (Lea) rappresentano quei servizi sanitari che devono essere garantiti a ciascun assistito dal sistema sanitario pubblico, senza costi o, se richiesto, con un ticket. Tali servizi comprendono varie attività, tra cui le attività preventive come gli screening oncologici e le vaccinazioni, l’assistenza ospedaliera in caso di ricovero o nei pronto soccorso e il supporto sanitario sul territorio. Ciò include la possibilità di scegliere un medico di famiglia o pediatra, ottenere assistenza domiciliare e ricevere visite specialistiche ed esami diagnostici.
L’obiettivo fondamentale dei Lea è mantenersi aggiornati rispetto alle innovazioni tecnologiche e ai nuovi bisogni di salute della popolazione. L’ultimo aggiornamento formale risale al 2017, ma molte procedure innovative in ambito ambulatoriale e protesico non erano ancora accessibili poiché mancava l’approvazione delle tariffe necessarie per gli enti erogatori, pubblici e privati. Dopo un lungo processo concluso con l’Intesa Stato-Regioni, queste nuove possibilità di cura saranno finalmente disponibili a partire dal 30 dicembre 2024, con l’attuazione del “Decreto Tariffe”.
Con le nuove disposizioni, tutte le prestazioni elencate nei nomenclatori tariffari relativi all’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica potranno essere prescritte. Tra le novità, vi sono avanzati esami diagnostici come la tomografia ottica computerizzata (Oct) per le patologie oculari e l’enteroscopia con videocapsula per esplorare il tratto gastrointestinale. In campo oncologico, si potrà accedere a innovative terapie come la radioterapia stereotassica e l’adroterapia. Anche la Procreazione medicalmente assistita (Pma) sarà coperta dal Servizio sanitario nazionale per le coppie con difficoltà riproduttive, eliminando discrepanze economiche tra diverse aree del Paese.
Le innovazioni si estendono anche alla gestione dell’endometriosi, con un focus su pazienti in stadio avanzato della malattia, e alla medicina riabilitativa, che integra nuove tecnologie come la robotica nei trattamenti. Per l’autismo, il sistema sanitario si impegna a garantire diagnosi precoci e cure adeguate, sebbene permangano alcune carenze nell’inclusione di terapie specifiche. Anche i test genetici, tra cui quelli per confermare rare condizioni patologiche, saranno oggetto di copertura. Queste modifiche intendono colmare le lacune esistenti nell’accesso alle cure, pur evidenziando la persistente necessità di ulteriori miglioramenti nell’integrazione delle nuove metodologie terapeutiche e diagnostiche.