Nell’atrio del Policlinico Gemelli di Roma si è finalmente fatta luce sulle condizioni di salute del Papa, a una settimana dal suo ricovero. Gli aggiornamenti forniti dai medici pongono l’accento su un miglioramento della salute del Pontefice, nonostante la polmonite bilaterale di cui soffre. Sergio Alfieri, il chirurgo che lo operò nel 2021, assieme a Luigi Carbone, referente medico della Santa Sede, hanno assicurato che il Papa respira autonomamente, ha buonumore e conserva l’appetito.

I sintomi della polmonite bilaterale permangono, essendo una malattia invasiva e seria, particolarmente quando causata da molteplici agenti infettivi. Francesco è periodicamente supportato dall’ossigeno, sebbene non dipenda da ausili meccanici. Il maggior timore resta una possibile infezione sistemica, o sepsi, qualora i microrganismi si diffondessero nel sangue, mettendo a rischio gli organi vitali.

Sebbene il Papa abbia iniziato le cure a casa, il peggioramento delle sue condizioni ha necessitato del ricovero. Ritardi nelle cure più intensive sono dovuti alla sua carica e alla natura dei suoi impegni. Soltanto dopo la visita in ospedale è stata diagnosticata un’infezione polimicrobica. I test hanno evidenziato focolai nei polmoni, ma sotto il profilo cardiologico, il Papa è in ottima salute, un aspetto cruciale dato il collegamento tra polmoni e sistema cardiovascolare.

Il periodo di degenza sarà necessariamente prolungato; il recupero prevederà un impegno fisico e psicologico non indifferente. Nonostante le incertezze, il Pontefice mantiene le sue abitudini, compresa la preghiera in cappella. Il suo atteggiamento positivo e la forza di spirito rimangono intatti, anche se la convalescenza richiederà impegno e pazienza per ritornare completamente alle sue attività.

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