Durante le dichiarazioni di voto sulla manovra di bilancio, l’atmosfera è diventata tesa nell’Aula di Palazzo Madama a causa di un vivace scambio tra Matteo Renzi e Ignazio La Russa. La questione si è accesa quando Renzi ha chiesto al presidente del Senato di garantire il silenzio durante il suo intervento. La Russa ha risposto che il rumore di sottofondo era nella norma e ha suggerito a Renzi di evitare di fare la morale.
Di fronte a ciò, Renzi ha replicato duramente, dando vita a un botta e risposta intenso: «Lei, camerata La Russa, deve abituarsi a rispettare le ‘opposizioni’ in quest’aula». La Russa ha controbattuto dicendo: «E lei deve abituarsi ad avere la cortesia di non sfuggire la verità». Renzi ha, quindi, ironizzato sul termine ‘camerata’: «Pensavo di averle fatto un complimento». Inoltre, ha aggiunto commenti pungenti sul rumore in aula: «Il presidente non avverte i rumori, è tipico dell’età che avanza…».
Nel suo intervento, Renzi ha attaccato la Manovra di bilancio definendola un «regalo riciclato» e ha accusato il governo di raccontare storie adatte ai social media, ma non al Paese. Secondo Renzi, la presidente del Consiglio ha evitato il confronto in Parlamento per partecipare a un vertice in Lapponia, un riferimento sarcastico a una presunta fuga per coltivare il proprio “target” di chi crede in Babbo Natale.
Renzi ha ricordato una promessa fatta dalla presidente del Consiglio riguardo al rispetto del Parlamento e ha criticato la gestione delle decisioni governative, affermando che le regole della democrazia parlamentare sono state violate. «Più del 99% dei provvedimenti sono stati approvati con una sola lettura», ha affermato, invitando il governo a rispettare la Costituzione o a modificarla, se necessario.
La discussione ha messo in evidenza le tensioni tra maggioranza e opposizione in questa fase politica complessa.