Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, è stato oggetto di un pesante attacco dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Le parole di Zakharova, considerate un’accesa presa di posizione ufficiale, si inseriscono nella risposta russa alle dichiarazioni di Mattarella presso l’università di Marsiglia, dove ha paragonato l’aggressione russa all’Ucraina al progetto autoritario del Terzo Reich. Zakharova ha definito tali affermazioni come “invenzioni blasfeme” e ha criticato l’Italia per non riconoscere il proprio passato fascista.

Dal Quirinale, il Presidente non ha rilasciato commenti diretti, mantenendo invece una posizione serena e rimandando alla sua lezione a Marsiglia come unica risposta. Le istituzioni e la politica italiana hanno reagito unanimemente, difendendo la figura di Mattarella e la sua integrità. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito le parole russe come un’offesa all’intera Nazione italiana esprimendo piena solidarietà a Mattarella. A seguire, esponenti di diversi partiti politici, da Elly Schlein del PD a Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, hanno manifestato il loro sostegno.

Zakharova ha ulteriormente criticato Mattarella per la sua presunta omissione nel ricordare il ruolo dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, affermando che ciò offende la memoria di coloro che si opposero al fascismo. In risposta, il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova, ha ribadito l’importanza dei commenti di Mattarella come una difesa dei valori democratici. Anche rappresentanti del M5S, tra cui Giuseppe Antoci, hanno chiesto che la Russia porga delle scuse ufficiali.

Tra le voci governative, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha criticato l’inopportunità delle dichiarazioni russe, mentre il ministro Antonio Tajani ha rinnovato la fiducia in Mattarella. Diversi parlamentari hanno sottolineato la necessità di difendere le istituzioni italiane da attacchi che ritengono essere propagandistici e mistificatori.

Oltre che un chiaro sostenitore degli ideali democratici e promotore di pace, Mattarella è visto come un simbolo di unità nazionale, ruolo che i rappresentanti di diverse formazioni politiche riconoscono e difendono. La reazione politica dell’Italia è stata quindi forte e compatta, evidenziando il ripudio per le accuse russe e confermando l’impegno del Paese nel promuovere i valori di libertà e democrazia.

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